Strage, anche i Pm hanno fatto ricorso. L’Appello rischia un ritardo di vari mesi

Scaduti ieri i termini: ma i tedeschi sono in attesa della traduzione

La strage ferroviaria di Viareggio

La strage ferroviaria di Viareggio

Viareggio, 16 ottobre 2017 - Sono scaduti ieri i termini per presentare ricorso contro la sentenza di primo grado sulla strage di Viareggio. I 45 giorni previsti dalla legge dopo la presentazione delle motivazioni da parte dei giudici (Gerardo Boragine presidente, coadiuvato dai colleghi Nidia Genovese e Valeria Marino) scadevano proprio in un giorno festivo, domenica 15 ottobre. La Procura (i pm Giuseppe Amodeo e Salvatore Giannino) ha presentato il suo ricorso sabato mattina, così come avevano fatto nei giorni scorsi anche alcune parti civili e le difese degli imputati. Forse ci sarebbe stato tempo anche per la giornata di oggi, ma sulla scorta di una vecchia sentenza della Cassazione, le parti in causa hanno preferito anticipare la consegna dei documenti per non incappare in possibili esclusioni per vizi di forma.

C’è però un problema. Il termine dei 45 giorni vale ovviamente sia per gli imputati italiani che per quelli tedeschi. Ma decorrono dal momento in cui gli avvocati hanno gli atti in mano. Nel caso dei tedeschi manca ancora la traduzione delle motivazioni della sentenza.

Il Tribunale ad agosto ha dato incarico ad alcuni interpreti di effettuare la traduzione. Sono stati assegnati due mesi di tempo, ma vista la complessità della materia trattata e il numero delle pagine da tradurre (oltre mille) è probabile che venga disposta una proroga.

Del resto, come abbiamo potuto accertare durante il dibattimento la traduzione di molti aspetti tecnici, di natura ingegneristica, è un’operazione complessa e non sempre univoca. I tedeschi insomma potrebbero ricevere materialmente le motivazioni soltanto a novembre inoltrato o addirittura a dicembre. E solo da quella data pertanto scatteranno i 45 giorni di tempo per presentare ricorso.

Verosimile ipotizzare che si vada a gennaio quando tutte le richieste (degli italiani e dei tedeschi) verranno unificate in un unico fascicolo e inoltrate dalla cancelleria del Tribunale di Lucca a quella della Corte di Appello di Firenze. I giudici dell’Appello avranno poi bisogno di un tempo congruo per esaminare tutte le carte processuali e questo perché, a differenza dei giudici di primo grado (per i quali la prova si forma durante il dibattimento), i giudici di secondo grado devono già conoscere la meteria al momento in cui inizierà il processo. Quindi almeno 3-4 mesi di studio sono ipotizzabili. Quando inizierà pertanto il processo di appello? Fatti questi calcoli non prima di giugno e forse addirittura dopo l’estate.

Quali temi saranno affrontati? Da parte della Procura e delle parti civili si fa ricorso soprattutto (ma non solo) sulla figura di Mauro Moretti, condannato in primo grado a 7 anni in qualità di amministratore di Rfi, ma assolto nella sua veste di amministratore della holding Ferrovie dello Stato.