Strage di Viareggio, le richieste di condanna: 16 anni per Moretti

In Procura a Lucca i pm hanno illustrato le richieste di condanna per i 33 imputati. Per l'amministratore delegato di Rfi e amministratore del gruppo Fs Mauro Moretti chiesta la pena più alta

Da anni si chiede giustizia

Da anni si chiede giustizia

Viareggio, 20 settembre 2016 - I Pm della Procura di Lucca hanno iniziato a illustrare le richieste di condanna per i 33 imputati, persone fisiche, e le 9 società chiamate a rispondere della strage causata il 29 giugno 2009 dal deragliamento di un convoglio composto da 14 carri-cisterna che trasportavano gpl.

Uno dei carri, fuoriuscito dai binari, si squarciò e il gas poco dopo esplose: le fiamme avvolsero molte abitazioni della zona, soprattutto di via Ponchielli, nei pressi della stazione. I 33 imputati e le aziende sono accusati tra l'altro, a vario titolo, di disastro ferroviario colposo, incendio colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime. 

Ecco le prime richieste di condanna:

Andronico Salvatore (Dirigente del sicurezza di sistema della divisione cargo di Trenitalia) - tenuto all'analisi delle situazione critiche, quindi trasporto merci pericolose e valutazioni rischi, per massimizzare i livelli di sicurezza: pena richiesta anni 9 di reclusione.

Barth Andreas (Dipendente dell'officina Jungenthal di Hannover) - richiesta assoluzione.

Carlsson Andreas (Direttore dello stabilimento dell'officina Jungental di Hannover) - Richiesta assoluzione, non risulta comprovata la sua diretta responsabilità.

Castaldo Mario (Direttore della divisione cargo di Trenitalia) - preso a noleggio il carro Cisterna dell'incidente fornito a Trenitalia e contraente del contratto trasporto Gpl da Tradate a Gricignano, in qualità di direttore cargo era datore di lavoro personale di condotta del treno 53325. Ha determinato la circolazione del treno del 29 giugno, riammissione nel marzo del 2009 del treno gravemente difettoso, ha fornito al personale di condotta del treno uno strumento di lavoro corredato da assile gravemente criccato, senza valutare i rischi dei lavoratori e delle persone coinvolte: pena richiesta 9 anni di reclusione.

Costa Giovanni (Direttore della direzione tecnica di Rfi) - Era tenuto a garantire le condizione tecniche di sicurezza promuovendo investimenti in nuove tecnologie, ma anche manutenzione del sistema infrastrutturale, ed emanare disposizione di sicurezza circolazione treni, oltre che certificazioni tecniche. Ha firmato provvedimenti di riduzione velocità post Viareggio. Pena richiesta 9 anni di reclusione.

Di Marco Giorgio (Direttore della direzione tecnica di Rfi) - Tenuto a curare la mansione di istruzione e prescrizione tecniche per assicurare i criteri di sicurezza. Doveva elaborare il piano annuale di sicurezza di circolazione ferroviaria. Pena richiesta 9 anni di reclusione.

Di Venuta Calogero (Direttore compartimentale infrastruttura di Firenze Rfi) - Non ha segnalato ad Rfi la sostituzione della picchettatura nella stazione di Viareggio (territorio di competenza) né denunciato o valutato i rischi nella tratta di competenza, sopratutto all'interno di un centro abitato (come nel caso di Viareggio). Non ha preso misura tecniche necessarie a tutelare l'ambiente e la popolazione. Pena richiesta 5 anni di reclusione. 

Elia Michele Mario (Amministratore delegato Rfi) - Era tenuto a garantire le condizione tecniche della circolazione dei treni, competente a rilevare criteri costruttivi per garantire la sicurezza del trasporto di merci pericolosi, determinare anche la velocità adeguata per questi trasporti. Aveva potere in materia di definizione delle norme per la tutela e salute dei lavoratori. Pena richiesta 15 anni di reclusione.

Farneti Giuseppe (Direttore della So armamento direzione tecnica di Rfi) - Aveva la possibilità in quanto sindaco revisore di valutare gli investimenti sulla sicurezza, poteva in occasione dei lavori della massicciata ferroviaria di far procedere alla rimozione della picchettatura. Pena richiesta 6 anni e 6 mesi di reclusione.

Favo Francesco (Direttore dell'istituto sperimentale di Rfi) - Doveva assicurarsi della sicurezza, garantire e promuovere la ricerca tecnologica e d'innovazione per armamento e materiale rotabile. Anche dell'antisvio. Curare l'attività di sperimentazione e minitorare le norme internazionali formando adeguatamente il personale. Pena richiesta anni 9 di reclusione.

Fumi Alvaro (Direttore dell'istituto sperimentale Rfi) - Era tenuto a garantire la sicurezza dei treni promuovendo lo sviluppo delle capacità tecnologiche. Pena richiesta 9 anni di reclusione.

Galloni Gilberto (Amministratore delegato Fs Logistica) - Ha determinato la messa a disposizione del carro cisterna con assile difettoso e trasportante gas liquefatto. Era tenuto alla protezione e tutela dell'incolumitá fisica dei lavoratori e di chiunque entrasse in contatto con il treno. Ha omesso di far verificare l' adeguatezza dei controlli dell'assile che Gatx aveva affidato a Jugenthal. Non ha preteso standard di manutenzione alla pari dei carri immatricolati in Italia. Non ha ritenuto di abbassare la velocità "di questi treni bomba" nemmeno nei centri abitati. Con la consapevolezza degli ostacoli sulla rete ferroviaria, come i picchetti. Competenza piena in qualità di spedizioniere. Pena richiesta 12 anni di reclusione.

Frattini Daniele (Dipendente della Cima riparazioni) - Ha accertato che i lavori di manutenzione sul carro deragliato alla stazione di Viareggio erano "fatti a regola d'arte". Pena richiesta 8 anni e 6 mesi di reclusione.

Koennecke Uwe (Responsabile dell'officina Jungenthal di Hannover) - Ha consentito che fosse operato nella sua "officina" un controllo dell'assile (che poi si spezzerà) in 12 minuti, anche se il tempo minimo dell'attività richiede 30 minuti. Pena richiesta 9 anni di reclusione

Kogelheide Rainer (Amministratore della Gatx Rail Germania e direttore dell'officina Jungenthal di Hannover) - Ha omesso il controllo sull'operato dei suoi dipendenti, anche una volta rilevate le carenze alle manutenzioni e consentendo contro la posizione di garanzia rivestita che la sala superasse (pur non dovendo) il controllo dell'officina. Pena richiesta 10 anni di reclusione.

Kriebel Uwe (Dipendente dell'Officina) -  Non ha materialmente rilevato con il controllo ad ultrasuoni la cricca di 11 millimetri che aveva la probabilità di essere rilevata del 100%. Pena richiesta 6 anni e 8 mesi di reclusione.

Margarita Giulio (Direttore Sistemi di sicurezza circolazione dei treni ed esercizio ferroviario) - Contribuiva alle scelte del gestore dell'infrastuttura e al piano delle sicurezza. Era tenuto a contribuire a determinare le scelte aziendali di tipo tecnico e normativo per garantire la sicurezza dei trasporti. Poteva anche normare la velocità, oltre che elaborare un piano di sicurezza del lavoro. Pena richiesta 13 anni di reclusione.

Marzilli Enzo (Direttore della direzione norme, standard, sviluppo ed omologazione di Rfi) - Aveva il compito di assicurare la sperimentazione allargata dei componenti necessari all'infrastruttura, garantire gli standard vigenti, politiche e indirizzi in materia di sicurezza. E ancora doveva assicurare il piano annuale della sicurezza delle società, collaborare all'emanazione di normativa tecniche per il trasporto di merci pericolose. Era garante della definizione del quadro normativo della circolazione dei treni. Pena richiesta 9 anni di reclusione.

Mayer Roman (Responsabile manutenzione flotta fatto marco per Gatx Rail Austria) - Non ha vigilato sulla bontà della manutenzione che avvenivano sui rotabili e i componenti della Gatx. Non ha verificato che venissero svolte tutte le verifiche, quindi è considerato il responsabile di tutte le omissioni commesse dalla Jungenthal. Ha materialmente trasmesso l'assile coinvolto alla Cima. Pena richiesta 8 anni e 3 mesi.

Moretti Mauro (Amministratore delegato di Rfi e amministratore del gruppo Fs) - E' stato sia ad di Rfi che di Fsi. Detentrice di tutto il pacchetto azionario del gruppo e di poteri di controllo delle partecipate. Con il primo incarico era tenuto a garantire la sicurezza di circolazione dei treni. Sempre nel campo di Rfi non ha valutato il rischio insito nella circolazione dei treni che trasportano merci pericolose, il possibile taglio del serbatoio contro un elemento ferroviario (il picchetto), non ha valutato che il grave rischio potesse accadere in una stazione vicina alle case, non ha valutato l'opportunità di abbassare la velocità in concomitanza di centro abitati. Come ad di Fsi, nel suo totale potere di ingerenza, era dotato di poteri di gestione e direzionali di tipo apicale e di indirizzo e coordinamento nei confronti delle altre società operative. Non si è astenuto da manifestare il pieno controllo sulle società del gruppo, era dotato di poteri tali da affiancarlo ai legali rappresentanti delle medesime. In questa importante posizione di potere non ha adeguato la valutazione dei rischi specifici, non ha vigilato, non è intervenuto affinché fossero valutate e adottate le misure necessarie a valutare la salvaguardia dei lavoratori. Pena richiesta 16 anni di reclusione