Rischio infarto: niente test al Versilia. Lo fanno i privati e spendendo meno

La testimonianza di una paziente che è dovuta recarsi al Noa di Massa

Un laboratorio di analisi (foto d’archivio)

Un laboratorio di analisi (foto d’archivio)

Viareggio, 23 ottobre 2017 -  DEVE andare all’ospedale di Massa per effettuare un esame e tornarvi per ritirare i risultati, con la beffa di pagare un ticket più caro della spesa che avrebbe sostenuto rivolgendosi ad un laboratorio privato locale. L’esame in questione è quello relativo ai valori di omocisteina, una molecola meno nota del colesterolo, ma che provoca disturbi cardiaci e circolatori. Si tratta di un test di laboratorio effettuato sul sangue che viene prescritto dal medico per valutare il rischio cardiovascolare del paziente. L’omocisteina è infatti un aminoacido che quando raggiunge concentrazioni troppo elevate nel sangue può aumentare il rischio di infarto e di ictus in quanto danneggia le pareti dei vasi sanguigni e provoca scompensi a vari livelli, oltre a indebolire le ossa e a favorire la comparsa di malattie degenerative del sistema nervoso centrale come l’Alzheimer. Una storia da teatro dell’assurdo quella che ci racconta una nostra lettrice, a dir poco indignata per quanto le è capitato con la sanità pubblica, e che non può non far riflettere sulle scelte effettuate dal Sistema Sanitario.

QUESTA la vicenda. «Lo specialista che mi segue – racconta – mi ha prescritto l’esame dell’omocisteina. Mi sono quindi rivolta alle strutture pubbliche versiliesi, le quali mi hanno rimandato agli ospedali di Massa o di Pisa in quanto, così mi è stato spiegato, il laboratorio del Versilia non effettua questo tipo di analisi. Ho scelto pertanto di andare al Noa di Massa, dove ho scoperto che si trattava di un banale prelievo di sangue. Sono in fascia 2 di reddito e ho pagato 37 euro di ticket. Un’altra amara scoperta è arrivata quando ho chiesto di poter ricevere i risultati via mail per evitare di dover tornare a Massa: la risposta è stata che non si poteva fare e che i risultati devono essere ritirati di persona dall’interessato. Insomma, un bel disagio: per andare al Noa di Massa da Viareggio e tornare s’impiega circa un’ora e mezzo, e quindi occorre chiedere il permesso dal lavoro, senza contare le spese per il viaggio. E questa trafila deve essere ripetuta due volte: per fare il prelievo e per ritirare i risultati». Ma non è finita qui. «Per scrupolo – prosegue – ho voluto verificare se fosse stato possibile effettuare l’esame anche a Viareggio presso privati e quanto avrei speso: fatto sta, ho trovato un laboratorio in città che esegue l’esame dell’omocisteina al costo di 30 euro, cioé sette di meno di quanto chiedono le strutture pubbliche». Quindi, oltre al danno la beffa.

LA LETTRICE conclude ponendo alcune domande: «Perché al Versilia non viene effettuato un esame che si presume sia abbastanza semplice? Perché si obbligano i pazienti a recarsi a Massa o a Pisa con tutti i disagi che ne conseguono? Io non ho problemi a muovermi, ma un anziano come fa? Perché non si può effettuare il prelievo in un distretto o all’ospedale di Lido e portare il campione di sangue nel laboratorio specializzato all’interno del territorio dell’Asl Toscana nord ovest? Perché non è possibile ricevere i risultati via mail? Perché i ticket rendono la sanità pubblica meno competitiva rispetto alle strutture private?».

Gianfranco Poma