Sanità: prelievi, un altro giorno di caos "Etichette ordinate dal 23 ottobre..."

"Etichette ordinate dal 23 ottobre...". Asl e Estar tentano di minimizzare, disagi enormi in città e a Torre

Decine di cittadini si sono sentiti dire: «Torni domani, abbiamo finito le etichette»

Decine di cittadini si sono sentiti dire: «Torni domani, abbiamo finito le etichette»

Viareggio, 11 novembre 2017 -  UN GIORNO senza fare i prelievi del sangue sarebbe stato poco. Così il disservizio c’è stato anche ieri, e sempre nei distretti Asl dove erano finite le etichette adesive col codice a barre che l’infermiere deve attaccare alle provette. Disagi pesanti per gli utenti di Viareggio e Torre del Lago, una cosa che ricorda le tragedie sanitarie di altri tempi e altri Paesi sottosviluppati. Per i prelievi del sangue.

A RIPROVA della gravità del fatto, il personale addetto ai prelievi s’è ritrovato a soddisfare solo le urgenze, invitando tutti i pazienti con impegnative «normali» a tornarsene a casa. L’Asl d’area vasta e l’Estar hanno cercato di minimizzare, ma forse sarebbe stato meglio tacere. L’Asl: «Giovedì si è in effetti registrata una carenza di etichette per le provette che ha determinato temporanee difficoltà in due sole sedi sulle 16 presenti in Versilia». E allora, viareggini e torrelaghesi sono solo due sedi? Secondo l’Asl nel tardo mattino di ieri tutto è tornato alla normalità. La normalità è questa, secondo l’Asl: ieri, al Tabarracci, solo 35 prelievi. Ha detto la sua anche l’Estar: «Le etichette sono gestite con ordine diretto al fornitore e non attraverso il magazzino. Il tempo di 20 giorni necessario al fornitore per la consegna  è noto alle aziende sanitarie; la richiesta risulta inviata dal centro di prelievo dell’Usl NO il 23 ottobre e la consegna era prevista nell’arco di due e tre giorni...». Così ieri Estar ha fatto una spedizione urgente e straordinaria. Cioè, dal 26 ottobre previsto nessuna consegna, e tutti zitti fino a far scoppiare il bubbone il 9 novembre? Potrebbe succedere in un’azienda privata?

PER IL SINDACATO Fials «la sanità pubblica arranca, con uomini e mezzi sempre meno sufficienti e con una organizzazione che non risponde più ai bisogni reali della gente. Ciò che abbiamo sempre denunciato fin dal 2005, data di creazione dell’ Estar, si è concretizzato. Accentrare non significa ottimizzare, ma solo meno controllo e efficacia». Il segretario ribalta Daniele Soddu ribalta la responsabilità del caso etichette sull’Estar, che invece l’ha scaricata a valle della struttura. «Con le consegne che devono arrivare da Migliarino Pisano, luogo dove ha sede il magazzino centralizzato, e con le lungaggini burocratiche che accompagnano le nuove procedure informatiche per gli ordinativi, succede quello che era prevedibile – lamenta Soddu – Fials ha tentato, con ogni mezzo, di andare contro la legge regionale col referendum affossato dalla Regione. La nostra unica amara consolazione è sapere che era già tutto previsto. Crea sconcerto il silenzio assordante, ma molto eloquente, dei sindaci della Versilia dopo che come Fials abbiamo richiesto più volte e a gran voce un consiglio comunale sulla sanità ad oggi rimasto lettera morta».

Melissa Aglietti