Rifiuti, bomba sui conti dei Comuni. Del Ghingaro rigetta il debito Tev

Il commissario di Pietrasanta minaccia denunce e cause per danni

Il commissario Giuseppe Priolo

Il commissario Giuseppe Priolo

Viareggio (Lucca), 12 dicembre 2017 - L’ennesima scadenza è stata fissata il 21 dicembre ma le premesse non fanno ben sperare. Parliamo dell’accordo di transazione tra il Consorzio ambiente Versilia (Cav) e Tme-Termomeccanica, società alla quale i comuni della Versilia dovranno versare 8 milioni di euro (altri 5 milioni sono già stati anticipati dalla Regione): la somma dovuta, 13 milioni, è frutto della transazione siglata il 9 settembre 2015 con l’azienda, che in tribunale aveva vinto una causa ben più onerosa per i titolari di Falascaia e Pioppogatto.

Ma durante l’incontro tra il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro e il commissario prefettizio di Pietrasanta Giuseppe Priolo, il comune di Viareggio ha rifiutato di rilasciare la necessaria garanzia richiesta da Mediocredito ai fini della concessione del finanziamento di 8 milioni in favore del Cav. Un mutuo necessario per rimborsare l’anticipazione fatta al Cav dalla Banca di credito cooperativo, e dai comuni di Pietrasanta, Forte e Seravezza. Le conseguenze, se l’operazione dovesse saltare, sarebbero deleterie per le finanze di tutti i comuni. In prima battuta per Pietrasanta e Massarosa, comuni che ospitano i due impianti, e a ruota quasi tutti gli altri. Il commissario Priolo ha già messo al corrente il Cav di quanto appreso direttamente da Del Ghingaro, definendo «distrastrose» le conseguenze di una mancata concessione delle garanzie da parte del comune di Viareggio e ricordando che un’eventuale inadempienza porterebbe con sé nuovi strascichi, come la segnalazione alle autorità competenti, e cause per danni contro i comuni inadempienti. L’unica certezza è gli 8 milioni che Tme-Termomeccanica pretende da Cav è suddivisa in quote di partecipazione allo stesso Cav: all’incirca 38% Viareggio, Camaiore 27%, Pietrasanta 13,6%, Massarosa 11%, Forte dei Marmi 8% e Seravezza 2%.

Intanto il Cav sta trattando con Mediocredito dopo che la scadenza per saldare l’importo a Tme è stata prorogata già diverse volte: il termine ultimo è ora il prossimo 21 dicembre. Ogni comune dovrebbe fare la sua parte. Ma Viareggio s’è tirata indietro. Al commissario Priolo il sindaco Del Ghingaro, facendo riferimento all’articolo 188/1-quater del Tuel, ha sostenuto il divieto per il comune dissestato e con in più un disavanzo non ripianato (quando fa comodo si riconoscono anche i guai finanziari) di farsi carico di un’altra fidejussione. Una posizione, secondo Del Ghingaro, sostenuta anche con pareri del ragioniere capo Alberto Bartalucci, e dal segretario generale Fabrizio Petruzzi. Priolo ne ha preso atto e ha deciso di informare subito il Cav, paventando «conseguenze disastrose» per il comune di Pietrasanta a causa della mancata concessione delle garanzie, fino a ipotizzare «un eventuale dissesto». Facile ipotizzare che Massarosa farebbe la stessa fine, e anche Camaiore dovrebbe fronteggiare gravi guai. Da qui l’invito al Cav di attivarsi in tutte le forme possibili per ottenere le necessarie garanzie dal comune di Viareggio, anche perché in caso di mancato saldo dell’importo a Tme i comuni rischierebbero una segnalazione alle autorità competenti e anche nuove cause per danni.