Renzi a Sant'Anna di Stazzema: "Chi non è antifascista non è degno dell'Italia"

Il segretario Pd e gli altri esponenti del partito nel luogo dell'eccidio nazista

Il segretario del Pd Matteo Renzi a Sant'Anna di Stazzema

Il segretario del Pd Matteo Renzi a Sant'Anna di Stazzema

Sant'Anna di Stazzema, 15 febbraio 2018 - «Chi non è antifascista non è degno di fare parte della comunità democratica italiana», ma «non abbiamo paura che domattina venga la dittatura in Italia». Lo ha detto il segretario del Pd, Matteo Renzi, arrivando a Sant'Anna di Stazzema dove ha firmato con altri membri del Partito democratico, ed alcuni ministri, fra cui quello della Giustizia, Andrea Orlando, quello dell'Istruzione, Valeria Fedeli, e quello per l'Agricoltura, Maurizio Martina, l'anagrafe antifascista che da alcuni mesi ha deciso di istituire Maurizio Verona, il sindaco della cittadina dove si compì una conosciuta strage antifascista.

"E' un onore ed un dovere per noi essere qui oggi. Bisogna far vivere questo luogo e la memoria di quanto vi è accaduto, portando le persone a conoscere quello che è accaduto, soprattutto gli studenti. Sono stato già qui quando ero studente e tornerò la prossima estate con i miei figli quando verrò in Versilia perché proprio loro avevano espresso questo desiderio", ha detto poi Renzi.

"Per noi - ha sottolineato Maurizio Martina - è cruciale essere qui oggi, ribadire con grande determinazione il nostro impegno antifascista, contro ogni violenza, intolleranza. Abbiamo visto in queste settimane quello che è accaduto in giro per il Paese, le sottovalutazioni che alcuni ancora raccontando di questo fenomeno". "Siamo qui perché ricordare è il primo atto fondamentale, la memoria è il primo atto di cittadinanza che vogliamo manifestare - ha aggiunto - e poi c`è la dimensione della cittadinanza. Se siamo qui anche con tanti ragazzi è perché vogliamo ancora una volta dire che la Costituzione è il nostro faro ed i valori della costituzione, i valori antifascisti scolpiti nella carta costituzionale sono il nostro riferimento anche per il futuro". 

A chi le chiede di Salvini la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli risponde: "Dovrebbe venire qui (a Sant'Anna, ndr) a ragionare, a confrontarsi con i superstiti, conoscere la storia, conoscere anche la nostra costituzione. L'anagrafe antifascista che qui si firma è esattamente mettere di nuovo una firma sotto la nostra Costituzione, quindi ogni cittadina e cittadino italiano, ogni persona che vive nel nostro Paese dovrebbe rispettare i valori della nostra Costituzione".

Matteo Salvini, alcuni giorni fa, aveva detto che di anagrafe bastava quella canina. "Lui che vuole rappresentare una parte di questo Paese - ha aggiunto la ministra sempre riferendosi a Salvini - dovrebbe sapere e dovrebbe in realtà dire che è orgoglioso di venire qua a sottoscrivere l'anagrafe antifascista. Siccome poi ho anche rispetto delle frasi improprie che vengono dette, non cado nella polemica spiccia ma dico solo attenzione, aver fatto quella affermazione significa non conoscere e non valorizzare i valori della nostra costituzione che permettono a ciascuno di noi e quindi anche a lui di dire liberamente la propria opinione. Certo, è un errore disconoscere la storia del nostro Paese. Chi disconosce la nostra storia non ha la capacità di portarne avanti i valori di convivenza civile e democratica".

Fra i presenti all'evento anche il presidente del Consiglio regionale toscano, Eugenio Giani e una delegazione di Giovani democratici provenienti da Roma.