Ragazzino di appena sedici anni vendeva coca per sopravvivere

Il giovanissimo spacciatore è stato arrestato in pineta

Antidroga: unità cinofile  in pineta

Antidroga: unità cinofile in pineta

Viareggio, 12 novembre 2017 - Ormai con questa sgangherata accoglienza all’italiana siamo arrivati all’aberrazione disumana. Ragazzino di 16 anni senza fissa dimora spacciava droga in Pineta. Incidentalmente, era arrivato dal Marocco. Uno dei tanti, allo sbando nella terra dei buonisti ma, appunto, abbandonato a se stesso. La polizia l’ha sorpreso a vendere stupefacenti , lui ha provato a scappare e a disfarsi della droga, gli agenti l’hanno placcato e lui ha cercato di divincolarsi. Così, insieme alla denuncia per spaccio, ha collezionato anche la resistenza a pubblico ufficiale. Per la fredda cronaca, addosso allo spacciatore venuto dal Marocco gli agenti in borghese hanno trovato 43 dosi di cocaina pari a 50 grammi, 7 pezzi d’hashish per 16 grammi, e 530 euro. Il ragazzino è stato poi trasferito al carcere minorile di Firenze.

FREDDA cronaca. Ma cavolo, è un ragazzino di 16 anni, che ha attraversato il Mediterraneo per finire a vivere senza fissa dimora, e com’è purtroppo consueto s’è ritrovato a vendere droga in Pineta di Ponente per sopravvivere. Sedici anni. Come credono, i nostri buonisti che predicano l’accoglienza illimitata, che un «bamboretto» in queste condizioni avrebbe trovato di che sopravvivere? Porte aperte, venite nel Belpaese, poi però vi arrangiate.

SENZA fissa dimora, il ragazzino non fa certo parte dei programmi di accoglienza e assitenza. E’ uno dei moltissimi irregolari che circolano per l’Italia. Magari partono pieni di buoni propositi e speranze, fatta eccezione per chi già delinqueva a casa sua. Ma poi arrivano e non trovano lavoro, non hanno permesso di soggiorno, non hanno una vera casa, e quando la fame morde e la disperazione è a mille, eccoli pronti per l’arruolamento: schiavi nell’esercito dei venditori abusivi, o peggio ancora della malavita che gestisce la droga. Ma i buonisti non hanno mai voluto prendere atto di questa realtà. Ora che s’avvicinano le elezioni politiche provano a riposizionarsi. Un film già visto.

LA POLIZIA ha fatto il suo. Gli agenti in borghese appostati in Pineta per i servizi antidroga hanno visto lo sprovveduto pusher che provava a vendere la sua merce, sono intervenuti, l’hanno arrestato. Cosa ne sarà di lui importa a qualcuno? Che scuola di vita troverà nel carcere minorile? E che farà se sarà rimesso in libertà? Siamo tutti pronti a piangere quando bambini e ragazzini muoiono nella traversata del Mediterraneo. Di quelli che invece ce la fanno a raggiungere la Terra Promessa, però, c’importa davvero qualcosa?