Ecco il protocollo d’intesa sulla città: per ridare fiato all’economia urbana

Rispunta il piano delle funzioni rimasto fermo dai tempi di Lunardini

Lo squallore del mercato, i chioschi abbandonati, i negozi dei loggiati chiusi: ecco il simbolo del disastro viareggino

Lo squallore del mercato, i chioschi abbandonati, i negozi dei loggiati chiusi: ecco il simbolo del disastro viareggino

Viareggio, 19 settembre 2016 - UN PROTOCOLLO d’intesa per la salvaguardia, lo sviluppo e la crescita del centro città: l’hanno elaborato Confcommercio e Confesercenti. Alla presenza del commissario prefettizio Fabrizio Stelo, hanno illustrato le condizioni che le associazioni di categoria ritengono necessarie per la riqualificazione dell’area e la creazione di un marchio di qualità per le attività presenti.

«IN QUESTO documento – spiegano il presidente di Confcommercio Viareggio, Piero Bertolani, e la presidente di Confesercenti Versilia e Fiepet, Esmeralda Giampaoli – abbiamo voluto fondere le priorità per il rilancio del centro di Viareggio. Si tratta di linee di intervento la cui necessità sosteniamo ormai da anni, ma per la prima volta abbiamo voluto unire le forze per far sentire la voce delle imprese con maggiore vigore. Abbiamo individuato nel Piazzone la zona simbolo ma, essendo le problematiche le medesime nella maggior parte della città, i principi contenuti nel documento sono applicabili ad altri quartieri che necessitano di maggiore attenzione».

IL PIANO si articola in sette punti: per prima cosa, viene richiesta l’adozione di un piano delle funzioni (se ne parlava ai tempi della giunta Lunardini), per lo sviluppo ordinato e funzionale del centro città, con un rapporto mirato tra componente commerciale ed urbanistica. In quest’ottica, diventano fondamentali soluzioni di salvaguardia a sostegno delle attività storiche (cioè «caratterizzate da un’offerta merceologica tradizionale, specifica, differenziata e di qualità») e l’adozione di un punto di accoglienza turistica. Il secondo punto verte sulle concessioni ed auspica la pubblicazione di un bando di gara per l’assegnazione dei fondi sfitti con conseguente revisione del “Regolamento Loggiati e chioschi” (il bando è pronto, deve essere approvato dal commissario). Si richiedono sgravi fiscali e la reintroduzione del vigile di mercato. Nella lista non potevamo mancare i parcheggi e la sicurezza: servono nuove aree di sosta e la rotazione dei parcheggi per agevolare la sosta breve e il potenziamento dei sistemi pubblici di videosorveglianza con funzione deterrente.

Al quinto posto il decoro: le due associazioni del commercio auspicano la realizzazione di piccole azioni necessarie per migliorare la fruibilità e l’immagine della città. Inoltre, si chiede all’Amministrazione di attivarsi nei confronti dei proprietari di immobili pericolanti con diffide a metterli in sicurezza. Per quanto riguarda la riqualificazione della città, una migliore fruibilità della zona pedonale dovrebbe passare da una generale rivisitazione architettonica e strutturale dell’intera area: una proposta partecipativa sarebbe quella di redigere un bando per un concorso di idee, incentivando i professionisti cittadini a presentare progetti per la rigenerazione ambientale e paesaggistica del centro. Infine, viene auspica la creazione di un soggetto pubblico-privato con funzioni di indirizzo politico e compiti di coordinamento per le politiche di sviluppo, che gestisca un marchio di qualità da assegnare alle attività del centro che rispondano ai requisiti di un apposito disciplinare. Peccato che c’è il dissesto.