Piazzone, "Canoni e affitti sono già eccessivi, il privato chiederà cifre impossibili"

Commercianti divisi sulla 'vendita' del Piazzone all’immobiliarista

Ai negozi del loggiato il Comune non ha dato concessioni

Ai negozi del loggiato il Comune non ha dato concessioni

Viareggio, 23 marzo 2017 - Ieri al summit settimanale con i rappresentanti del commercio è arrivato il vicesindaco Valter Alberici ad assistere l’assessore-esercente Patrizia Lombardi. Hanno confermato che sono in corso abboccamenti con diversi imprenditori disposti a rilevare il Piazzone per ristrutturarlo e rilanciarlo. Le categorie applaudono, la base dei negozianti ha paura e chiede chiarezza. E sul futuro fantasticato grava una pesante incertezza: lontano dalle vie di grande comunicazione, e senza parcheggi, che appetibilità possono avere i fondi ristrutturati di un centro commerciale in un centro storico con un bacino d’utenza residente minimo e con frequentazioni forestiere legate a una brevissima stagionalità? No parking no business, perciò: o la giunta svela progetti per nuovi parcheggi in centro, oppure crediamo ai privati benefattori.

O Franza o Spagna, purché se magna. Sembra la linea delle maggiori associazioni del commercio di fronte alla strabiliante trattativa della giunta Del Ghingaro coi privati che investirebbero vagoni di milioni nel rifacimento del mercato di piazza Cavour. Però, come per i balneari e la Bolkestein, la base rumoreggia e si fida poco dei propri rappresentanti di categoria.

Esmeralda Giampaoli è accomodante ma non troppo: «Nell’incontro di ieri gli assessori Alberici e Lombardi hanno ufficializzato il gossip che ora è relatà. Il comune ha alcuni interlocutori interessati all’operazione Piazzone. Siamo però nella fase degli studi di fattibilità. La giunta s’è impegnata a rendere noti i progetti quando ci saranno elementi concreti. E gli assessori assicurano i commercianti che chi è in regola coi pagamenti riceverà la massima tutela nella salvaguardia dei diritti acquisiti con la presenza e l’attività nei negozi del Piazzone. L’intera operazione però sarà lunga e quindi ci ritroveremo per concordare interventi di straordinaria manutenzione al mercato, in attesa della grande operazione. Le richieste degli operatori sono le solite: decoro, pulizia, sicurezza, illuminazione, wc pubblici, alberature, radici, potature, allontanamento dei clochard e degli abusivi. Abbiamo raccomandato che i progetti siano concordati con la Soprintendenza. Ormai abbiamo la consapevolezza che è inutile scontrarci tra fronti avversi: se vogliamo andare da qualche parte dobbiamo andarci tutti insieme. Il problema è proprio scoprire dove finiranno, tutti insieme.

Infatti Antonio Batistini è poco convinto: «Quel che ci dicono è che c’è un embrione, da cui dovrebbe nascere un girino, che dopo un po’ di tempo diventerà una rana, ma non sappiamo se quella rana resterà o salterà via. Confermo quel che ho già detto, noi richiamo di svuotare sempre più le logge, e arrivare all’estate impreparati, con un’offerta merceologica sempre più ridotta, e quindi con sempre meno visitatori, meno affari, meno reddito. Però per pagare dobbiamo farlo subito. Rischiamo di andare veramente allo sfascio, e a quel punto quando tutto sarà vuoto si potranno fare le grandi operazioni. Intanto ieri la tendina dei clochard ha smontato dopo le 9.30, chi ce l’ha davanti ha chiamato i vigili ma non è venuto nessuno, e la fontanella dell’acqua è ancora rotta, a secco».

Altro dubitabondo è Stefano Lazzarini, presidente del Centro commerciale naturale: «Siamo al terzo incontro e i dubbi sono i soliti. Se un privato ristruttura tutto, chioschi e locali, noi poi che costi affronteremo? Già ora canoni, affitti e suolo pubblico sono elevati per lo standard bassissimo delle vendite. Ipotizzano che le vendite crescano del 500 o 1.000% dalla sera alla mattina per dire che possiamo pagare cifre alte. Ma è irreale con la crisi attuale. Abbiamo pauta che il privato faccia come gli pare. Parlando dell’ipotetico compratore gli assessori hanno detto che il percorso sarà lungo. Intanto allora che facciamo? Alberici ha dato grande disponibilità e la prossima settimana ci vedremo al Piazzone con Sea, lavori pubblici, Suap, vigili urbani e Mover per decidere gli interventi urgenti come le asfaltature per la stagione imminente.

Chi sposa la linea Del Ghingaro e Piero Bertolani di Confcommercio: «Dopo quest’incontro sono ancor più favorevole ai piani di rilancio del Piazzone, anche se fatti da un privato, purché in concertazione con le categorie per rispettare chi già lavora al mercato. Ieri abbiamo parlato anche della Cosap: i tecnici comunali guarderanno se ci sono modifiche da fare al regolamento del suolo pubblico, perché le sanzioni per i pagamenti tardivi sono esagerate: 10% per 10 giorni di ritardo, 20% per venti giorni, 50% di multa dopo un mese. Era così anche prima di Del Ghingaro e noi contestiamo da sempre questa assurdità. Alberici detto che ne prende atto, noi crediamo che modificheranno le sanzioni»..