Medici e infermieri sequestrati e minacciati da un paziente

Terrore all'ospedale Versilia

Ospedale Versilia (foto Umicini)

Ospedale Versilia (foto Umicini)

Viareggio, 10 dicembre 2016 - Ha minacciato medici e infermieri del reparto di psichiatria, dove era ricoverato da un paio di giorni, con un bastone. Sono stati momenti di autentico terrore per il personale in servizio ieri nel reparto psichiatrico dell’ospedale Versilia tenuto in ostaggio da un rumeno di 34 anni, Costantin Daniel Hosu, già conosciuto dalle forze dell’ordine per furti e lesioni. Solo la prontezza di spirito di un’infermiera ha consentito a una di loro di uscire dalla stanza dove erano stati chiusi.

E così ha potuto chiamare la polizia. Gli agenti delle volanti intervenute sono riusciti a fatica a disarmare l’uomo. Che è stato arrestato con le pesantissime accuse di sequestro di persona, danneggiamento aggravato, lesioni personali, interruzione di pubblico servizio, resistenza a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti ad offendere. Costantin Daniel Hosu era ricoverato in psichiatria da un paio di giorni dopo che la polizia lo aveva bloccato mentre, sdraiato sui binari, cercava di attirare l’attenzione della sua ex ragazza che lo aveva denunciato per le violenze subite. La donna si trova attualmente in una struttura protetta proprio per evitare l’uomo. Ieri pomeriggio per attirare l’attenzione del personale medico l’Hosu ha prima rotto uno specchio di uno dei bagni del reparto mimando gesti di autolesionismo e ha poi divelto un tavolo utilizzando le gambe metalliche come un’arma per minacciare medici e infermieri intervenuti per sedarlo.

A nulla sono serviti i vari tentativi del personale sanitario per rassicurare il 34enne rumeno che, viceversa, ha continuato a devastare il reparto, urlando di voler parlare con la ragazza. Poi ha intimato all’intero personale (due medici e altrettanti infermieri) di entrare in una stanza del reparto. E’ stato a quel punto che una delle infermiere, alla richiesta di consegnargli i cellulari, si è offerta di dargli il proprio che si trovava in un’altra stanza. Così è riuscita a uscire e a chiamare la polizia che ha posto fine all’incubo di medici e infermieri.

Daniele Soddu del sindacato indipendenti torna a denunciare la mancanza di un posto fisso di polizia sulle 24 ore a tutela dei lavoratori e dei cittadini. «Da diversi anni – dice – il sindacato richiede questo servizio, una volta presente, e poi tagliato con le solite scuse dei risparmi . Riteniamo che la sicurezza dovrebbe essere messa al primo posto in particolare in un settore così delicato come la sanità. E’ avvilente tornare sempre a disquisire sulle solite cose, ma ci rendiamo conto