Accoltellato a morte in Pineta dopo una lite, ecco chi è il killer

Blitz nella notte: l'uomo è stato arrestato in una baracca a Campi Bisenzio

Il ritrovamento del corpo (foto Umicini)

Il ritrovamento del corpo (foto Umicini)

Viareggio, 20 agosto 2016 - Sono entrati in una baracca a Campi Bisenzio, lo hanno circondato mentre dormiva e gli hanno messo le manette. Così i carabinieri del nucleo investigativo del comando Provinciale di Lucca hanno arrestato Mostapha E., presunto responsabile dell’omicidio di Mohamed Hamdi, il marocchino di 46 anni ucciso tra lunedì e martedì nella Pineta di Ponente di Viareggio, vicino al laghetto dei cigni.

Si tratta di un marocchino – già conosciuto alle forze dell’ordine per questioni legate alla droga e per alcune aggressioni di cui si era reso protagonista – sul quale si sono concentrate le attenzioni degli investigatori a seguito di alcune testimonianze chiave raccolte anche dal personale di polizia di Firenze. Dopo un lavoro meticoloso, certosino, gli investigatori sono riusciti a mettere insieme tutti i tasselli, riavvolgere la pellicola ed arrivare nelle prime ore dell’alba di venerdì a sottoporre a fermo d’indiziato di delitto Mostapha E. che si era nascosto in una baracca a Campi Bisenzio dove già altre volte in passato si era rifugiato. Ma gli investigatori erano già sulle sue tracce, a caccia di prove per inchiodare il responsabile della morte di Mohamed Hamdi colpito con un coltello piantato al petto più volte. Il fermo, spiegano i militari, è stato eseguito a Firenze, dopo che erano stati raccolti gravi indizi nei confronti del nordafricano in merito al delitto che è maturato.

Perché? Da quanto risulta allo stato delle indagini, si tratta di una lite scaturita per futili motivi collegata all’abuso di alcol e molto probabilmente all’assunzione di coca da parte del killer.