Omicidio in pineta, il movente sarebbe la gelosia

Un apprezzamento di troppo alla fidanzata del presunto assassino potrebbe aver causato la morte del 46enne Mohamed Hamdi

Il ritrovamento del corpo (foto Umicini)

Il ritrovamento del corpo (foto Umicini)

Viareggio, 20 agosto 2016 - Forse un apprezzamento di troppo alla compagna del suo presunto omicida potrebbe aver causato la morte di Mohamed Hamdi, il marocchino 46enne trovato morto lo scorso 16 agosto su una panchina al laghetto dei cigni nella pineta di Viareggio.

Questa sarebbe l'ipotesi emersa dalle indagini condotte dai carabinieri che hanno portato all'arresto di Mostapha Essami, marocchino 36enne senza fissa dimora arrestato la notte scorsa in una baracca a Campi Bisenzio. I particolari della vicenda che ha avuto il suo epilogo a Viareggio sono stati resi noti in una conferenza stampa. Sin da subito le indagini si erano concentrate verso l'ambiente dei senzatetto dell'area metropolitana fiorentina,visto che i trascorsi della vittima erano totalmente decontestualizzati dall'area viareggina.

Da qua la pista che ha portato all'individuazione del 36enne, nella cui baracca sono stati rinvenuti numerosi reperti riconducibili all'omicidio. Si sarebbe trattato dunque di un delitto per gelosia scaturito dalle vicende di un gruppo di senzatetto che avevano deciso di trascorrere il ferragosto in Versilia, e quindi totalmente estraneo alle vicende di droga legate alla zona della pineta. In particolare il presunto assassino vive insieme a una clochard 35enne di origine moldava che non è escluso potesse essere stata presente in pineta assieme ad altre persone al momento dell'omicidio. Nella loro baracca i carabinieri hanno sequestrato alcuni coltelli che saranno adesso analizzati dagli esperti del Ris e comunque compatibili con le ferite riportate al cuore dalla vittima. Il fermato non ha reagito all'arresto ma si è chiuso nel silenzio. Adesso è rinchiuso nel carcere di Firenze.