Un nuovo olivo in via Ponchielli: la bella sorpresa del commissario

Dopo il furto dell’albero, Stelo in visita alla 'Casina dei ricordi'

Il commissario Fabrizio Stelo con Giuliano Bandoni e Marco Piagentini, presidente dell’associazione ‘Il mondo che vorrei’

Il commissario Fabrizio Stelo con Giuliano Bandoni e Marco Piagentini, presidente dell’associazione ‘Il mondo che vorrei’

Viareggio, 14 ottobre 2016 - PICCOLI, grandi, gesti che profumano di comunità. Con la sciarpa rossa ben stretta intorno al collo il commissario Fabrizio Stelo ieri è riuscito a riscaldare una giornata fredda. Di prima mattina si è recato alla Casina dei Ricordi, aveva già appuntamento con Giuliano Bandoni che per il «Motogruppo Tartarughe Lente» si prende cura di quel luogo, al margine di via Ponchielli, custode della memoria e di un dolore. Un incontro fissato, che sarebbe dovuto avvenire in Comune, per deliberare l’assegnazione (che si trascina dai tempi della giunta Betti) di uno spazio, in quello che prima del 29 giugno 2009 era la corte di casa Piagentini, dove consentire all’associazione di riporre in una rimessa gli attrezzi per la cura e la manutenzione del Parco degli Angeli e del più piccolo Parco della Memoria.

All’ultimo minuto il commissario ha voluto spostare l’appuntamento, cogliendo l’occasione per visitare la strada simbolo della strage della stazione. E la sua Casina, nata per raccogliere le vite che la abitavano e che sono state recise da un treno merci carico di Gpl. In dono Stelo ha portato un olivo, donato a sua volta da Ortoflora Versiliese di via Vittime del 29 giugno a Torre del Lago; un alberello piccolo come quello che qualche notte fa qualcuno ha deciso di strappare dal giardino della memoria per portarselo via. Insieme a Bandoni e a Marco Piagentini il commissario ha ripiantato l’olivo, e tutto il suo significato. «Ringraziamo il commissario Stelo – dice Bandoni – per l’attenzione, per la premura e per la sensibilità. Con molto piacere abbiamo accolto il suo desiderio di visitare la Casina dei Ricordi, di voler conoscere la sua storia. La storia di quella notte, la vita della 32 vittime, la ricostruzione». Ma non solo, se il Motogruppo Tartarughe Lente potrà continuare ad occuparsi del Parco degli Angeli è anche grazie al sostegno di «Giuseppe Gargano e Alessandro Maciani delle assicurazioni Generali di via Aurelia Sud – prosegue Bandoni – che con la collaborazione di Simone Lucarotti hanno stipulato l’assicurazione, sia per il Parco che per la Casina, pagandone gli oneri».

Mdc