Spunta un altro insediamento abusivo, coro di proteste a Torre del Lago

Alcune famiglie si sono accampate sotto i viadotti dell’autostrada

DISAGIO SOCIALE Lo sgombero dei rom da via Cimarosa l’agosto scorso e il nuovo accampamento abusivo sotto le campate dell’autostrada

DISAGIO SOCIALE Lo sgombero dei rom da via Cimarosa l’agosto scorso e il nuovo accampamento abusivo sotto le campate dell’autostrada

Viareggio, 27 novembre 2016 - SI SONO apparecchiati e mangiano sui pilastri di cemento dell’autostrada, sotto la quale passano le giornate, stendendo perfino i panni. E dormono in macchina, sotto il via-vai incessante di autovetture, camion e smog dell’A12. Lì, a due passi dal viale Puccini a Torre del Lago, dal quale si intravede tutto. E’ il nuovo accampamento rom, che accomuna alcune famiglie (sfrattate dopo l’abbattimento dall’ex campo di via Cimarosa) che sono tornate a vivere sotto l’autostrada. Alcune famiglie che vivono in condizioni di estrema difficoltà, in mezzo a una vera e propria discarica di rifiuti. E la situazione peggiorerà, soprattutto ora che sta per arrivare il freddo invernale.

IN QUESTI giorni si è scatenato un acceso dibattito su Facebook, dopo che alcuni residenti hanno postato le foto dell’accampamento sul gruppo Torre del Lago Puccini. «Il sindaco non aveva soluzioni in merito – commenta un cittadino – e non le he neppure adesso». Invece un altro residente e punta il dito ironicamente contro le guardie del Parco, che danno l’impressione di essere «impegnate solo a far abbassare la musica ai locali o a cercare qualche pericoloso torrellaghese a far legna». C’è chi invece se la prende con i vigili, «dediti a far cassa con gli autovelox in via dei Lecci». «Ho chiamato piu volte il Comando dei vigili urbani, ricevendo sempre risposte evasive, tipo stiamo controllando» è il racconto di un altro torrelaghese.

COME si ricorderà, le ruspe al campo rom di via Cimarosa arrivarono il 9 agosto scorso, ottemperando all’ordinanza di sgombero firmata dal sindaco Giorgio Del Ghingaro il mese precedente. Il procedimento poi si era temporaneamente bloccato a causa di un ricorso al Tar presentato dagli abitanti del campo stesso. I nomadi furono fatti allontanare, mentre per lo smaltimento del materiale del campo affidato a Sea furono spesi 40 mila euro. Delle famiglie che dimoravano in via Cimarosa, solo tre avevano trovato una sistemazione in comunità, mentre le altre si erano disperse. Dei diciassette bambini, solo sette avevano trovato un posto. Fatto sta, dopo lo smantellamento del campo rom e successivamente di un altro accampamento abusivo nato (su un terreno di un privato) sempre in via Cimarosa, questa situazione va a ingantire l’emergenza abitativa del Comune, a corto di alloggi e di fondi.