Muore a 43 anni stroncata da un male: "Mia moglie era una donna speciale"

Rosaura Rossi aveva gestito una tabaccheria. Il ricordo del marito

Rosaura Rossi aveva 43 anni, si è arresa a un male incurabile

Rosaura Rossi aveva 43 anni, si è arresa a un male incurabile

Viareggio 27 agosto 2016 - RESTERA’ per sempre il ricordo di quei suoi occhi bellissimi e del suo sorriso splendente in quanti l’hanno conosciuta, apprezzata e amata. Se n’è andata troppo presto per farsene una ragione Rosaura, una ragazza nata in Romania da padre italiano 43 anni fa, ma cresciuta e vissuta a Viareggio. Ha combattuto con coraggio e grande dignità per tanto tempo contro un male terribile, che alla fine ha avuto il sopravvento su di lei, lasciando nello sconforto i familiari e in numerosi amici che aveva coltivato in città. Rosaura Rossi abitava al Campo D’Aviazione e assieme al marito Massimo Melani, anche lui conosciutissimo in città anche per gli impegni sportivi (è, fra le altre cose, anche personal trainer e istruttore di nuoto), aveva gestito per diversi anni il tabacchino in via Fratti vicino al vecchio ospedale Tabarracci e aveva lavorato al monopolio dei tabacchi. «Una persona solare ed eccezionale», così la ricordano i tanti amici che hanno partecipato al funerale che si è svolto ieri nella chiesa del cimitero comunale. Poi poi la salma è stata trasportata al forno crematorio di Livorno e l’urna sarà tumulata nei prossimi giorni in una tomba di famiglia.

Distrutto dal dolore il marito. «Rosaura – dice Massimo Melani – era una ragazza disponibile con tutti anche durante il periodo della malattia. E questo anche grazie al fatto che aveva un carattere forte che aveva ereditato da sua madre che era rumena, della Transilvania, dove era nata anche Rosaura». Che poi da adolescente si era trasferita con la famiglia qui a Viareggio, dove ha frequentato il liceo scientifico ‘Barsanti e Matteucci’. «Porterò sempre con me – aggiunge il marito Massimo Melani – il ricordo di una persona eccezionale che ha saputo dimostrarlo in ogni momento che siamo stati insieme». Rosaura lascia nel dolore anche il padre e il suocero che le sono stati vicini fino all’ultimo momento.