Morbillo, ormai è un’epidemia: casi in costante aumento

La causa è la diminuzione delle vaccinazioni: in Versilia solo l’85%

Una casa della salute

Una casa della salute

Viareggio, 25 marzo 2017 - Epidemia di morbillo in Versilia: intere famiglie sono colpite dalla malattia infettiva. Una volta si ‘faceva’ da piccini: si ‘prendeva’ a scuola o all’asilo, si stava chiusi in casa pieni di puntini rossi e febbre e dopo una quindicina di giorni tutto era finito. Adesso si ‘becca’ da grandi e diventa più fastidioso e pericoloso. Moltissimi adulti, adolescenti e giovani sono infatti ammalati o addirittura ricoverati per le complicazioni della malattia tipica dei bambini: broncopolmonite acuta, encefalite e transaminasi altissime le conseguenze più frequenti. Tutto ciò è dipeso dalla diminuzione delle vaccinazioni: normalmente se si vaccina il 95% della popolazione infantile queste epidemie non accadono.

Attualmente però in Versilia viene vaccinato circa l’85% delle persone: ciò non copre il rischio che il morbillo si espanda a macchia d’olio. È quello che accade in queste settimane: il dottor Franco Barghini dell’Asl Versilia illustra il problema ogni giorno diventa più invasivo. «Negli ultimi anni – afferma il medico infettivologo – , nonostante le campagne della Sanità per spingere la popolazione a vaccinarsi, accade che molti bambini non vengano vaccinati: così non si verifica l’‘immunità del gregge’ che consente la limitazione della malattia infettiva».

Negli ultimi anni si sono diffuse perplessità sui vaccini: qui si tratta del ‘trivalente’ che copre morbillo, parotite e rosolia e che si può iniettare già a pochi mesi di età con richiamo. Mentre i bambini frequentano i familiari o al massimo altri bambini a scuola, gli adolescenti o ventenni sono a contatto con persone di ogni età: da qui il contagio epidemico. «Le complicazioni sono serie – chiude Barghini –: dalla broncopolmonite acuta all’encefalite, a transaminasi con valori molto elevati: tutte conseguenze che richiedono cure peculiari e intensive. Consiglio di vaccinarsi a tutti coloro che non l’abbiano fatto».