Massaciuccoli in secca, e dal lago affiora una discarica

Nel fondo si vedono sfalci del verde, residui di cantieri edili, gomme, e anche un estintore. Scambiato per un residuato bellico.

Il lago di Massaciuccoli in secca

Il lago di Massaciuccoli in secca

Viareggio, 24 agosto 2017 - Il lago non è mai stato così basso negli ultimi ottant’anni. Parole di torrelaghesi doc, gli anziani del paese che tutte le sere si ritrovano sul Belvedere prima di cena. E così mentre il livello del Massaciuccoli cala sempre più per colpa della siccità, dallo specchio d’acqua sta riaffiorando di tutto: calcinacci, sfalci di potature, bottiglie di vetro e di plastica, gomme di auto, resti di carrozzerie, tubi metallici (ovviamente arrugginiti) e perfino un estintore, che qualcuno ha scambiato per un ordigno bellico e ha chiamato le forze dell’ordine. Segni dell’inciviltà di alcuni cittadini, che hanno scambiato il Lago tanto amato da Puccini per una discarica. 

Gli anziani e le famiglie del paese si mischiano in questi giorni ai turisti e agli spettatori del Notre Dame de Paris, che sta registrando anche al Teatro Pucciniano un bel successo di pubblico. La bellezza del panorama (mozzafiato) di Lago e colline stride al pattume che sta emergendo in mezzo al falasco: e così oltre ai selfie di rito che si perdono all’orizzonte si aggiungono le foto delle spiaggette novelle fatte di calcinacci e gomme di auto. «Ripulire il Lago deve essere la priorità», commenta Giuliano Bini della Uoei Torre del Lago, assosciazione di Torre del Lago che organizza escursioni alla scoperta delle bellezze della zona palustre e venerdì 8 settembre incontrerà i rappresentanti dei comuni di Viareggio e Vecchiano per sbloccare la zona del Chiuso e dare vita al percorso (pedonabile e ciclabile) “Puccini Natural” lungo il Lago, dalla casa sul Belvedere del Maestro fino a quella di Chiatri.

Nonostante tante serate senza eventi e quindi morte, nelle quali il Belvedere è invaso dai motorini, ristoratori ed esercenti sono soddisfatti. «Oltre ai rifiuti che affiorano – spiega Rosanella Sarteschi dello Chalet Emilio – c’è anche la bruttura del retro del teatro, che andrebbe coperto con piante o altre soluzioni. I turisti ci chiedono in continuazione se si tratta di un cantiere aperto. Poi la Piazza andrebbe pavimentata e bisognerebbe riempire con più eventi il cartellone del teatro. Comunque siamo soddisfatti, la stagione sta andando benino». In più non sono ancora partiti i lavori di ristrutturazione di Villa Caproni e quelli all’ex Albergo Antonio (di proprietà della Fondazione Puccini) per l’ampliamento del museo e la creazione della biblioteca Puccini vanno a intermittenza.

Con il lago in secca, si sono quasi azzerate anche le escursioni: a causa del fondale basso una barca è ferma e l’altra può trasportare al massimo 20 persone. Secondo gli esperti siamo a circa 56 centimetri sotto il livello normale (ma per qualcuno anche 70) e il Lago è destinato ancora a scendere visto che le previsioni danno sole e bel tempo fino a fine mese. Con il calare del bacino, le acque sono sempre più scure, dato il colore scuro del fondale fatto di torba e il proliferare delle alghe causato da diserbanti, antiparassitari, concimi chimici e scarichi industriali: l’inquinamento mette a serio rischio la sopravvivenza della flora e della fauna.

L'unica buona notizia è che sta scomparendo il terribile gambero killer, il vorace e corazzato crostaceo rosso della Louisiana che invase il Lago e l’area palustre a metà degli anni ‘90 divorando e distruggendo tutto quello che si trovava davanti (compresi ovviamente campi coltivati) e scavando gallerie che compromettevano gli argini. In molte zone d’Italia ne è stata incentivata, per sterminarlo, la caccia a fine alimentari. Qualcuno si chiede se non sia finito in tante belle catalane nostrane e cacciucchi alla viareggina. D.P.