Torre del Lago la Cenerentola. Non riapre neppure il Mama Beach

Cittadini esasperati: sicurezza zero, in malora anche la spiaggia

C’era una volta la spiaggia attrezzata: ora c’è la discarica dei rifiuti

C’era una volta la spiaggia attrezzata: ora c’è la discarica dei rifiuti

Torre del Lago, 1 luglio 2017 - Là dove c’erano ristori, ombrelloni, tende, pulizia, guardianaggio e ordine, adesso c’è una discarica. E’ il lungo tratto di spiaggia, oggi incustodita, che va dal bagno Misericordia all’inizio degli stabilimenti balneari sulla Marina di Torre del Lago verso nord, quasi 600 metri di arenile. Dove lavoravano più di 30 persone ed era garantito il servizio di salvamento, che oggi non c’è. E che forse non ci sarà per tutta l’estate, dato che la prima asta di affidamento battuta dal Comune di Viareggio i primi di maggio è andata deserta a causa della richiesta per la concessione comunale annua (163mila euro e spiccioli +iva) troppo alta, ormai fuori mercato. Torre del Lago resta la solita Cenerentola, qui non gira la ruota, «gira la cote».

La crisi c’è, anche se con pochi posti letto alberghieri in quel settore ricettivo si sente meno. Ma gli appartamenti estivi restano per lo più vuoti, visto che i proprietari vorrebbero affittarli al mese o tutt’al più alla quindicina. Roma d’altri tempi. Così le spiagge attrezzate di fatto lavorerebbero solo nei weekend e da luglio al 20 agosto. Se aggiungiamo che nel bando per Torre del Lago il comune chiedeva al gestore anche due punti di sorveglianza della balneazione alla Lecciona, poi ridoptti a un punto solo nel nuovo bando scaduto ieri, si capisce perché l’arenile di Torre del Lago finora non abbia attirato imprenditori.

IN PASSATO la spiaggia comunale è stata gestita dalla cooperativa Le Dune, che dava lavoro a tanti torrelaghesi e ospitava anche il Mama Beach, la spiaggia del Mamamia. «Ci scusiamo per il ritardo nell’apertura della stagione estiva: stiamo attendendo, come ogni anno, l’esito definitivo per la riassegnazione delle spiagge pubbliche attrezzate che ci auguriamo arrivi a breve», è il laconico post sulla pagina Facebook del Mama. Ieri è scaduto il termine per presentare l’offerta: le buste saranno aperte il 18 luglio. I temerari vincitori dovranno montare tutto a tempo di record nel bel mezzo della stagione. Per lavorare, più o meno, 40 giorni, nei quali dovrebbe incassare abbastanza da pagare al comune per lo meno 163 mila euro più Iva. E poi i costi di gestione. Per invogliare gli imprenditori a partecipare, il Comune ha ridotto le postazioni da installare alla Lecciona per i lifeguard da due a una. Altro che Baywatch, con una spiaggia libera così vasta ci vorrebbe Superman.