L’asta della Porto Srl va deserta: avanti, con un ribasso del 25%

Con un milione e 800 mila euro un imprenditore potrà prendersi tutto

SENZA ACQUIRENTI Ancora deserta l’asta per la vendita del porto

SENZA ACQUIRENTI Ancora deserta l’asta per la vendita del porto

Viareggio, 17 maggio 2017 - E’ SUCCESSO ancora: l’asta della Porto Srl è andata deserta. Nessuno compratore si è fatto avanti per rilevare gli approdi della Madonnina, del Triangolino e altre banchina minori, tra cui quella lacustre del porticciolo di Torre del Lago. Proprio come il 20 dicembre scorso, quando la società – finita in liquidazione e in concordato preventivo nel 2015 per un ingiunzione da 132mila euro a cui nessuno si oppose – fu battuta per 3milioni e 300mila euro. Né gruppi locali, né investitori esteri hanno presentato alcun tipo di offerta, e la base minima in seconda battuta era scesa del 25%, a 2milioni e 450mila euro. Nemmeno a questo prezzo si sono smossi gli interessi, a voler confermare ciò che si sente dire ormai da tempo in Darsena: «il porto turistico ormai ha perso appetibilità». Schiacciato dai suoi guai, da quelli della città, e dalla concorrenza.

MA QUESTO sfinente tiro alla corda prosegue; è già stata fissata la scadenza per la prossima vendita. Entro il 17 luglio dovranno essere presentate le offerte, l’incanto avverrà quindi il 18 luglio nello studio del commissario giudiziale Giovanni De Gaetani, ancora alla presenza del liquidatore Marco Marchi. Anche in questo terzo tentativo la base d’asta scenderà del 25%. Con un milione e 800mila euro un imprenditore potrà prendersi tutto. Saranno addirittura accettate offerte a partire da un milione e 400mila euro. Il bando dà infatti al liquidatore la possibilità di esperire la vendita se riterrà che non c’è concreta possibilità di ottenere un prezzo migliore con l’ennesima asta. Perché questa è la strada, qualora anche la terza vendita finisse per andare deserta si proseguirà con una quarta asta e un ulteriore ribasso.

VALE la pena ricordare che quando durante la giunta di Marco Marucci Ferragamo Group prese il 48,5% delle azioni della Porto Spa per 10,5 milioni di euro, facendo le proporzioni, la società valeva dunque 21milioni e 700mila euro. Ciò vuol dire che ha perso quasi tutto il suo valore.