Il principe veste jeans e t-shirt

Emanuele Filiberto presenta da Silvia Bini la collezione griffata casa Savoia ideata con Enzo Fusco

Il principe Emanuele Filiberto di Savoia

Il principe Emanuele Filiberto di Savoia

Viareggio 18 agosto 2016 - Bando a orpelli e corone, oggi il vero principe veste in jeans, sneakers e con le t-shirt dal brand ‘sabaudo’. Emanuele Filiberto di Savoia ieri ha presentato al negozio Silvia Bini la collezione di capi di abbigliamento da uomo elaborata assieme all’imprenditore e stilista Enzo Fusco: una linea di maglie ma anche pigiami in cachemere lanciati quattro stagioni or sono e che, dopo essere stati esportati in dieci Paesi, adesso si propongono sul mercato versiliese. Tattoo in bella mostra sulle braccia, sua altezza pare sovvertire i canoni del blasone e pure quelli dei personaggi abituati alla notorietà: «Odio i selfie e pure i cellulari super tecnologici» confida nel salotto del Grand hotel Principe di Piemonte. Quanto è importante oggi essere ‘alla moda’? «Bisogna essere se stessi, scegliere ciò che si abbina alla nostra persona senza voler assomigliare ad altri. Infatti anche il prodotto che presento ha varie ispirazioni: AristoCrazy, Royal Punk oppure dai richiami agli anni Quaranta» La scelta di proporre la collezione in Versilia? «Vengo spesso in Versilia sia per la grande amicizia che mi lega a Alessandro Santini che per la forte presenza in Toscana degli ordini dinastici di casa Savoia che mettono in campo tante iniziative di beneficenza» Oggi come giudica il rapporto tra i Savoia e l’Italia? «Ottimi, abbiamo tutti la cittadinanza italiana. Ed è stato un sogno riavvicinarsi a questo Paese dopo tanti anni di lontananza forzata» Però nessuno della sua famiglia ha mai scelto di stabilirsi qua... «Ho acquistato una casa in Umbria ma mio padre da oltre 50 anni vive all’estero e, come me, ha amici e affetti altrove». Secondo lei qual è lo stato di salute dell’Italia? «E’ un bellissimo Paese con gente straordinaria e una ricchezza di cultura all’aria aperta. Un’eccellenza nel mondo che forse andrebbe maggiormente fatta conoscere. Nel contesto critico attuale e generale, non è certo messa peggio della Francia e non è la ‘pecora nera’ dell’Europa. Anzi, sta facendo molto sul fronte dell’accoglienza» Secondo lei troppo? «Non vivendo in Italia posso giudicare difficilmente le conseguenze dell’immigrazione. La Francia ha chiuso le frontiere, la Svizzera limita fortemente gli ingressi però la Germania ha accolto stranieri e non ci sono stati problemi» Come è stata la sua vita da esiliato? «L’Italia l’ho sempre vista in tv e me la raccontavano gli amici: il mio è stato un esilio dorato in una famiglia unita e frequentando le migliori scuole. Però sono anni che in parte ho voluto dimenticare» E’ un principe...social? «Sono molto pudico e non amo pubblicare foto, detesto pure i selfie. Trovo molto paterico vedere i personaggi che inseguono la notorietà facendosi caserecci fotoromanzi su Instagram. Potessi, comprerei un cellulare rudimentale senza connessione internet».