I familiari della strage ai terremotati: "Noi vi saremo vicini, lo Stato no"

L'associazione Il mondo che vorrei: "Speriamo che per voi sarà diverso"

I familiari chiedono giustizia

I familiari chiedono giustizia

Viareggio, 28 agosto 2016 - Solidarietà e vicinanza a tutti i cittadini colpiti dal terremoto, ma anche l'augurio che per essi «sia diverso», arriva dai parenti della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009 che in una nota dell'Associazione Il Mondo che vorrei intendono esprimere il loro affetto e dolore a chi come loro ha perso persone care in questa tragedia.

«Da parte delle istituzioni in questi momenti ci sono le solite espressioni 'non vi lasceremo solì, 'nessuno sarà abbandonato', parole giuste, importanti. Per noi non è stato così, dopo il clamore dei primi giorni dopo che l'allora presidente Giorgio Napolitano fece visita in ospedale al piccolo Leonardo Piagentini, poi tutto è finito e dimenticato. Il presidente Napolitano non ha mai accettato di incontrarci. La settimana scorsa il premier Matteo Renzi era in Versilia a pochi chilometri da Viareggio per una intervista, gli avevamo chiesto di venire a vedere la zona colpita dalla tragedia e di incontrarci. Credevamo di avere il nostro Stato accanto alla nostra battaglia per avere verità e giustizia per le 32 vittime. Ci auguriamo che per voi sia diverso - affermano nel loro messaggio i familiari delle vittime - che mantengano ciò che in questi giorni vanno ripetendo come in ogni strage, ci auguriamo che Casalecchio di Reno, Genova, Modena, Andria-Corato, L'Aquila, Viareggio, Livorno, San Giuliano di Puglia ed altri stragi possano far riflettere e avere insegnato qualcosa che la vita umana è il bene più prezioso e che va preservata,rispettata ed onorata al di là di ogni quantificazione economica».