L’ennesima spaccata al Palazzetto. "Basta, ora mettiamo 20 telecamere"

Palagi: "Qui crescono tanti bimbi, dovrebbe essere un luogo sacro"

Alessandro Palagi

Alessandro Palagi

Viareggio, 21 febbraio 2017 - Oramai ha perso il conto, «non so nemmeno più quante volte siano entrati, so solo che sono tante. Troppe». L’ultima spaccata al palazzetto dello sport  è di domenica notte, e il presidente del Cgc Alessandro Palagi non vuol più rimandare: «Stiamo valutando di installare al più presto 20 telecamere per la video sorveglianza, questa è l’unica possibilità che abbiamo per provare a difendere questo spazio dello sport, dei bambini, delle famiglie, della città».

IL COPIONE è sempre lo stesso, approfittando del buio e dalla vulnerabilità di questo angolo della Darsena qualcuno ha forzato le porta d’ingresso, dal lato che ospitava la custode. «La porta è stata forzata – racconta Palagi –; l’ennesimo danno da riparare, ovviamente a nostre spese». I malviventi si sono quindi diretti in segreteria, hanno frugato nei cassetti, buttato all’aria carte e fogli, cercato qualcosa di valore che ovviamente nessuno aveva lasciato in quella stanza. Perché le brutte esperienze insegnano. Quindi sono andati dritti negli spogliatoi, hanno infilato le mani negli armadietti e hanno cercato, rovistato in tutti i pertugi. Ma niente, nemmeno in quell’ala dell’impianto hanno trovato niente. Devono essersi accesi delle sigarette, una dopo l’altra. Perché ieri mattina per terra, sul pavimento, c’erano sparsi tanti mozziconi. «Si saranno anche fatti la doccia – prosegue Palagi, in un misto di delusione e di rassegnazione –. Potrebbero usare i bagni pubblici, invece di violare una struttura della collettività. Che dovrebbe essere sacra, visto che qui crescono tanti bambini. E per questo dovrebbe essere protetta, controllata. Invece no – si sfoga il presidente del Cgc –. Invece qualcuno si sente libero di entrare, di spaccare, di fumare e sporcare. Non possiamo più tollerarlo, i luoghi dello sport devono essere luoghi sicuri. Di speranza... Altrimenti tanto vale chiuderli, abbandonarli.»

mdc