Furti di gasolio e ortaggi, ora gli imprenditori dormono nei capannoni

Le aziende agricole hanno subito anche danni strutturali ed economici: i ladri hanno strappato i tubi di conduzione delle caldaie per rubare il rame da rivendere poi sul mercato nero

Foto di archivio

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Viareggio, 13 gennaio 2016 - Mali estremi. Estremi rimedi. E' proprio il caso di dirlo per quanto riguarda i proprietari delle aziende agricole del Brentino. Gli imprenditori agricoli, vessati da continui furti di gasolio e ortaggi, hanno deciso di dormire nei loro capannoni.

È servito a poco l'appello, ed il successivo incontro con la Prefettura, che gli agricoltori di Massarosa e Viareggio avevano lanciato nei mesi scorsi denunciando una situazione sempre più insostenibile.

La segnalazione arriva da Coldiretti che raccoglie il malumore e lancia l'ennesimo grido di allarme. Con una nota segnalano, non solo furti di ortaggi e prodotti agricoli pronti per la vendita, le aziende agricole hanno subito anche danni strutturali ed economici: i ladri hanno strappato i tubi di conduzione delle caldaie per estrapolare il rame da rivendere sul mercato nero mettendo a rischio a causa delle basse temperature alcune delle produzioni invernali floricole ed orticole tipiche.

Ma si registrano danneggiamenti anche alle recinzioni e alle copertura delle serre quando i ladri trovano le porte sbarrate. «L'incontro con la Prefettura non ha ancora sortito gli effetti che ci erano stati preannunciati. La videosorveglianza non è ancora stata attivata ed i tempi non sembrano certi - dice Cristiano Genovali, presidente Coldiretti Lucca che come molti altri imprenditori ha subito un nuovo furto - I furti e le visite nelle nostre aziende sono all'ordine del giorno. Non ce la facciamo più. Ci costringono all'autodifesa. Io da stanotte dormirò in azienda e così altri colleghi».