E' di uno scultore pietrasantino il mezzo busto di Falcone "decapitato"

L'artista,Sirio De Ranieri, è stato contattato dal sindaco di Palermo per il restauro. "E' impossibile, ma ho ancora il vecchio modello. Posso realizzare la scultura ex novo".

Sirio De Ranieri con la statua di Falcone

Sirio De Ranieri con la statua di Falcone

Pietrasanta, 18 luglio 2017 - Quando ha visto al telegiornale le immagini del busto di Giovanni Falcone, «decapitato» una settimana fa a Palermo, ha avuto un sussulto. «Ma quella è la mia opera», ha detto infatti Sirio De Ranieri, fondatore 40 anni fa dell’omonimo studio d’arte lungo l’Aurelia a Montiscendi, a due passi dalla Torre medicea. Il beneficio del dubbio lo ha accompagnato per un po’, finché non ha squillato il telefono: era il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. «Mi ha chiamato per informarmi del brutto episodio e per chiedermi di restaurare l’opera, anche se non lo ritengo fattibile: sono disponibile a rifarla».

E' lo stesso De Ranieri, classe ’40 e proveniente da cinque generazioni di scultori, a fare questa rivelazione al nostro giornale. Tutti i media hanno parlato dell’atto di vandalismo compiuto al quartiere Zen, di fronte alla scuola «Falcone-Borsellino», dove ignoti hanno staccato la testa alla statua e lanciato un pezzo del busto contro il muro della scuola. Ma nonostante l’opera riporti il nome del suo autore, De Ranieri appunto, nessuno aveva ricordato che il busto era stato realizzato a Pietrasanta. E così, mentre nel capoluogo siciliano sono in corso le indagini per risalire agli autori del brutto gesto, la vicenda ha ripreso la via di «casa», dove circa 20 anni fa il busto fu creato. «Mi fu commissionato da un privato qualche anno dopo la morte del giudice Falcone, quindi a metà anni ’90 – racconta lo scultore – e fu donato alla città di Palermo. Non ho mai saputo il luogo della sua sistemazione, a parte il fatto che dopo pochi giorni qualcuno danneggiò il naso. Dalle immagini dei vari telegiornali ho subito pensato che si trattasse di quello realizzato da me e quando mi ha telefonato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando per avere un mio parere sulla possibilità o no di un suo restauro, ne ho avuto la certezza».

Ma il restauro, come detto, secondo De Ranieri non è una strada praticabile. «Ad Orlando – prosegue – ho detto che viste le varie immagini, in particolare il tipo di rottura sul sopracciglio, l’opera non è recuperabile con un restauro. Anche perché se la scultura verrà rimessa al suo posto gli agenti atmosferici potrebbero deturpare la fisionomia del volto. Il mio consiglio è stato quello di rifare la scultura ex novo, cosa di cui mi rendo fin da ora disponibile utilizzando il modello in gesso che ancora custodisco nel mio studio. Al sindaco di Palermo – conclude De Ranieri – ho consigliato infine di tenere il busto danneggiato, senza restaurarlo, e di esporlo a testimonianza per le future generazioni e per la storia del nostro Paese». E chissà che la prossima volta anche De Ranieri e Pietrasanta vengano finalmente citati nelle prime notizie dei tg.

Daniele Masseglia