Grande attesa del Consiglio di Stato: l’ipotesi di elezioni parziali a marzo

Spunta il caso Voghera: disposti 5 mesi dalla sentenza sul ricorso

Il commissario Fabrizio Stelo

Il commissario Fabrizio Stelo

Viareggio, 15 ottobre 2016 - A CINQUE giorni dall’udienza del Consiglio di Stato sui ricorsi «Del Ghingaro friendly», contro la sentenza del Tar che ha annullato le elezioni comunali, la tensione politica si fa palpabile. E ogni frase scatena congetture. Di recente il governatore Enrico Rossi, che ha appoggiato l’azione dell’ex sindaco, pur ribadendo l’auspicio del suo immediato ritorno in sella, ha anche detto che nella peggiore delle ipotesi si voterà a marzo. Cioè tra 5 mesi, come stabilito dal Ministero per il ballottaggio bis che si terrà a Voghera dopo il riconteggio fatto in due sezioni. Là il terzo arrivato è passato secondo, e di similitudine in similitudine oggi molti cominciano a pensare che il Consiglio di Stato riformerà parzialmente la sentenza fiorentina: annullamento solo nelle due sezioni più problematiche, la 2 e la 28, e nuova votazione del primo turno con le vecchie liste, le vecchie candidature, e soprattutto solo gli elettori che avevano partecipato alle ultime comunali nei seggi 2 e 28.

OVVIAMENTE raccontiamo solo pensieri dei politici. La realtà verrà fuori con la sentenza del Consiglio di Stato. Ma se il «combinato disposto» del caso Voghera associato alle parole di Rossi avrà un seguito, in tal caso per rivotare bisognerà rispettare procedura e tempistica determinate dal Ministero degli Interni per il comune lombardo. Vale a dire: attendere che la sentenza del Cds diventi definitiva, perché potrebbe essere appellata in Cassazione; attendere cioè 3 mesi dalla pubblicazione della sentenza, o un mese dalle successive notificazioni; quindi le elezioni dovranno essere indette entro non meno di due mesi, in data che sarà decisa dalla Prefettura. E quindi si finisce a marzo, e il commissario Fabrizio Stelo avrà molte altre gatte da pelare, e matasse da sbrogliare, prima di riconsegnare le chiavi al nuovo o riconfermato sindaco. Le parole del governatore sembrano indicare un’aspettativa per una sentenza mediana, che annulli solo parzialmente le elezioni senza costringere i partiti alle nuove procedure elettorali fin dalle primarie nel caso del Pd. Comunque vada a finire, con la conferma o no della sentenza del Tar, a meno di un’esplosiva decisione di rigetto totale della sentenza fiorentina che riporterebbe Del Ghingaro immediatamente in municipio, si voterà parzialmente a marzo, o con nuove comunali «intere» tutti insieme appassionatamente a maggio.