Trenta morti in pochi mesi, sotto accusa maxi-antenna. Il Comitato pretende chiarezza

In via Matteotti sotto accusa la maxi antenna. E il piano telefonia slitta

Manifestazione con striscioni del Comitato

Manifestazione con striscioni del Comitato

Viareggio, 20 settembre 2017 - «Oggi a due anni dall’insediamento della giunta Del Ghingaro, crediamo sia opportuno, approfondire non solo per i cittadini ma sopratutto per il fatto che il sindaco è garante della salute pubblica, quali sono state le ragioni dei decessi di ben 11 persone residenti nel palazzo denominato delle Ferrovie e 22 persone nella adiacente via Matteotti».

Daniele Cinquini del Comitato via Matteotti va dritto al problema. E avanza con il Comitato che rappresenta una formale richiesta, perché «si apra un’indagine approfondita, a tale proposito si allegano le schede di rilievi individuativi effettuate dal Comitato via Matteotti».

Interrogativi inquietanti lanciati da chi ha contestato la maxi antenna della telefonia sin dal momento in cui è stata installata in via Matteotti e che si chiede a che punto sia lo stato dell’arte del piano della telefonia mobile.

«L’assessore Federico Pierucci si è insediato a dicembre 2016 e ci aveva promesso che presto avrebbe presentato per le dovute discussioni una prima proposta di piano per la telefonia, ma ancora non sappiamo nulla». L’ultimo tavolo di lavoro ufficiale risale al 24 marzo. Poi più niente.

«Pochi giorni fa, abbiamo avuto una copia della determina e la Convenzione per l’incarico al docente dell’Università di Firenze Prof. Gianfranco Cellai. Nella convenzione non ci pare che sia fatta esplicita richiesta, al rilievo elettromagnetico globale, che ci consenta di conoscere quale sia lo stato di saturazione e inquinamento sul nostro territorio. Invece sarebbe necessario».

Perché è l’unica analisi, per l’individuazione dell’entità dei valori di campo elettromagnetico ad alta frequenza generato dalla sommatoria di tutti gli impianti che i vari gestori hanno sul territorio dalle Stazioni Radio Base (SRB).

Cinquini ricorda che «solo avendo la piena consapevolezza dello stato attuale si può pensare di progettare il piano della telefonia per il futuro». E ancora che « il Piano, per essere efficace deve essere periodicamente aggiornato. Ha il compito di garantire il più possibile la salvaguardia della salute dei cittadini e il rispetto delle norme da parte dei gestori. Garantisce il corretto insediamento urbanistico con la minima esposizione possibile, preferendo aree di proprietà pubblica a quelle dei privati».

Il comitato di via Matteotti conferma la sua disponibilità alla collaborazione «seppure noi – dice Cinquini – allo stato attuale, continuiamo a percepire una situazione di pericolo sul nostro territorio da elettrosmog se il piano non verrà realizzato in tempi brevi è oltre otto anni che il Comune è sprovvisto. Non vorremmo essere il Comune tra gli ultimi a mettere in pratica il piano della telefonia».