Choc anafilattico per una vespa. Quarantenne rischia di morire

Dopo che era stato punto ha perso conoscenza, salvato dal 118

L’uomo ha rischiato di morire a causa della puntura di una vespa che ha causato uno choc anafilattico

L’uomo ha rischiato di morire a causa della puntura di una vespa che ha causato uno choc anafilattico

Viareggio, 22 agosto 2017 - HA RISCHIATO di morire a causa di uno choc anafilattico causato dalla puntura di una vespa. La tempestività e la professionalità della struttura del 118 hanno salvato la vita a un quarantenne straniero rianimato dopo che aveva già perso conoscenza e e dopo che tutto lasciava pensare al peggio.

E’ successo nel primo pomeriggio di ieri poco prima delle 15 a Stiava in via Canipaletti. L’uomo, mentre si trovava in strada, è stato punto da un insetto, verosimilmente una vespa. Ha accusato subito un forte fastidio. Ha fatto appena in tempo a tornare a casa e a raccontare a chi gli stava vicino cosa gli era accaduto. Poi ha perso i sensi.

Disperate sono state le richiaste di aiuto al centralino del 118: «Correte, presto, sta morendo». La sala operativa ha mandato sul posto l’automedica e un’ambulanza della Misericordia di Massarosa. E proprio la tempestività dell’intervento del medico del 118 (una dottoressa) ha evitato che si consumasse la tragedia. Poco alla volta l’uomo ha ripreso una respirazione autonoma, anche se mai ha riacquistato conoscenza. Per questo è stato trasferito al Pronto soccorso dell’ospedale Versilia in codice rosso e poi ricoverato in sala di rianimazione.

E’ GIA’ il secondo episodio del genere capitato in Versilia in quest’estate. Ne rimase vittima un uomo di 46 anni anche lui punto da una vespa. Accadde sull’Aurelia a Bicchio domenica 2 luglio. All’epoca l’uomo era consapevole di essere allergico alle punture di insetto, per cui chiamò con grande tempestività il 118. Ma anche nonostante questa precazione, quando arrivarono medici e infermieri l’uomo aveva già perso conoscenza all’interno della propria auto. Anche lui fu salvato in extremis e dimesso dall’ospedale dopo una lunga degenza. Statisticamente lo choc anafilattico causato dalla puntura di un insetto resta un caso estremamente raro. Ma in questa estate ci sono già stati due casi.