Cattivi odori, parte lo stop ai camion. Doppia ordinanza di divieto di sosta

Nel mirino i veicoli che attendono di entrare a Pioppogatto. "Ma Viareggio non ci ha fatto sapere niente..."

 Rfiuti a Pioppogatto

Rfiuti a Pioppogatto

Viareggio (Lucca), 22 agosto 2017 - L’Arpat ha sancito che le maleodoranze che da mesi affliggono la Versilia, o almeno una parte di esse, vengono dai camion che stazionano a Pioppogatto in attesa di scaricare i rifiuti. E Massarosa passa al contropiede: ieri il sindaco Franco Mungai ha emesso un’ordinanza che vieta ai camion la sosta su tutto il territorio comunale. "Il nostro comune, insieme a Camaiore, Viareggio, l’Arpat e l’Asl ha concordato ed avviato il 16 agosto un’attività – spiega il primo cittadino – anche coinvolgendo alcune ‘famiglie sentinella’ residenti nei diversi territori, al fine di individuare una volta per tutte le cause dei cattivi odori. Nel frattempo l’Arpat, tramite i propri controlli, ha accertato la presenza di camion parcheggiati lungo la strada che conduce all’impianto di Pioppogatto, nonostante sia stato disposto il divieto di sosta con rimozione coatta. E da questi mezzi proveniva un forte odore di rifiuti. Secondo me la quantità di immondizia presente a Pioppogatto non è abbastanza elevata da essere l’unica causa di questo problema endemico della Versilia e di sicuro ci sono altre aree molto più ‘invase’. Ma di certo contribuisce e quindi occorreva agire".

E così è stata emessa la nuova ordinanza che vieta ai camion che trasportano rifiuti la sosta su qualsiasi strada e area pubblica di Massarosa. «La loro presenza – continua Mungai – potrebbe disturbare l’attività di indagine intrapresa, motivo in più per prendere questa decisione. Non a caso è stata l’Arpat a richiederci di prendere questa misura. L’ordinanza verrà trasmessa anche ad Ersu, attuale gestore dell’impianto, affinché la invii alle aziende conferitrici in modo che esse possano organizzarsi con il trasporto in orari tali da evitare che i camion debbano sostare sul territorio in attesa di scaricare».

Il discorso vale soprattutto per i rifiuti che arrivano da lontano, in particolar modo dal Lazio: "E’ ovvio che non possano conoscere l’ordinanza, quindi abbiamo incaricato Ersu di provvedere attraverso tutti i canali disponibili affinché questa nuova disposizione venga resa nota nella maniera più completa possibile. Il discorso è semplice: se l’Arpat dice che il puzzo arriva da Pioppogatto, è nostro dovere far sì che i camion non rimangano ad attendere sotto il sole prima di conferire i rifiuti. Con il caldo l’immondizia fermenta e va in putrescenza, iniziando a puzzare. Quindi le opzioni plausibili sono tre: conferimento immediato dei rifiuti; sosta all’interno e non all’esterno della struttura di Pioppogatto; raccolta organizzata sulle 24 ore. E’ chiaro quale sia la strada migliore da percorrere, motivo per cui auspichiamo che le aziende conferitrici conoscano e rispettino gli orari di raccolta".

"Un’odinanza identica è stata emessa anche da Camaiore, mentre da Viareggio, nonostante inizialmente fosse stato avviato un dialogo, per ora non ci hanno fatto sapere niente – conclude Mungai – il che appare strano, visto che sono loro i più colpiti da questo problema. In ogni caso, il comune di Massarosa fino ad ora ha sempre fatto la sua parte e continuerà a farla. Ci auguriamo che si possa finalmente e quanto prima, dopo anni di presenza di questo fenomeno e dopo anni di verifiche e accertamenti, arrivare a stabilire con certezza l’origine dello stesso. Non vorremmo doverci ritrovare nella stessa situazione nei prossimi anni, impiegando forze ed energie senza mai arrivare a una conclusione".