Migranti accanto al suo immobile, salta il progetto di fare un B&B

"Progetto al vento, adesso è impensabile fare altri investimenti"

Gli abitanti di Capriglia davanti alla struttura in località Le Piane che ospiterà i richiedenti asilo

Gli abitanti di Capriglia davanti alla struttura in località Le Piane che ospiterà i richiedenti asilo

Viareggio, 15 gennaio 2018 - DELUSO, arrabbiato, sconcertato. Serve più di un aggettivo per descrivere lo stato d’animo di Dario Ratti, imprenditore cremonese intenzionato a realizzare un bed&breakfast a Capriglia ma «frenato» dal possibile arrivo di venti migranti proprio accanto all’immobile da lui acquistato. L’ennesimo tassello di una vicenda che si è «acutizzata» nelle ultime settimane: la consegna di 342 firme di cittadini contrari al centro accoglienza dell’associazione «Le Macine», il corteo di protesta di una quarantina di residenti, l’attacco incendiario alla struttura, la feroce polemica politica e la nascita di un comitato pro-migranti che ha deciso, due giorni fa, di annullare il sit-in programmato a Capriglia.

Ratti, come ha appreso la notizia del centro accoglienza?

«Nel modo peggiore, direttamente sul posto. Parlando con il responsabile de ‘Le Macine’ ci ha detto infatti che nella casa accanto avrebbe ospitato 20 migranti per i prossimi 4 anni».

Quale era il suo progetto?

«Destinare il casale a un bed& breakfast con un’attenzione particolare al turismo ecosostenibile, impostando la nostra offerta turistica sui valori della sostenibilità, del rispetto e della valorizzazione del territorio e dell’ambiente. Avevamo molte idee per recuperare il bosco e l’area verde circostante».

Ora cosa farà?

«Fare investimenti impegnativi in queste condizioni è impensabile. Con la presenza di un centro d’accoglienza il destino turistico del nostro b&b è segnato».

Ha parlato con il gestore?

«Ho contattato sia lui che il proprietario della casa: ho capito che per entrambi questa era un’opportunità troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire».

Perché ha scelto Capriglia?

«Pietrasanta è diventata in questi anni la perla della Versilia, con le sue manifestazioni artistiche e culturali, la bellezza del borgo antico, i suoi ristoranti ricercati e i locali tipici. E’ la meta ideale per un turismo evoluto, alla ricerca di luoghi caratteristici e meno caotici rispetto ad altre zone della Versilia. Capriglia poi è un posto incontaminato ancora da valorizzare: è un piccolo gioiello ma potrebbe diventare un angolo di paradiso, immerso tra boschi e uliveti, con una vista mozzafiato sulla costa. Il luogo perfetto anche per un turismo straniero, da sempre attratto da questi scenari».

In conclusione?

«Sono amareggiato e dispiaciuto nel vedere la miopia delle istituzioni che non riescono a programmare e a gestire in modo razionale l’afflusso dei migranti. Così vengono sacrificati posti di pregio come Capriglia, precludendo ogni possibilità di sviluppo e investimento turistico. Dall’altra si obbligano i richiedenti asilo a vivere per anni e anni ammassati in abitazioni fatiscenti e in località non adatte né attrezzate. Mi auguro che possa prevalere il buon senso e che la prefettura, il ministero e chi di dovere possano intervenire nell’interesse sia del territorio che dei migranti stessi».