Scontro auto-bus: promessa del calcio in ospedale

Il ferito nell'incidente è Marco Cantini che gioca nel Pietrasanta

Marco Cantini ha 19 anni e nell’incidente ha riportato fratture al femore e alla rotula

Marco Cantini ha 19 anni e nell’incidente ha riportato fratture al femore e alla rotula

Pietrasanta, 10 aprile 2017 - UN BOTTO tremendo nella notte. Spavento enorme. Vita salva, ma che rischio. E che paura. Resta invece appesa ad un filo la carriera, quella da calciatore. Sì perché uno degli sfortunati protagonisti del bruttissimo incidente stradale capitato nella notte fra venerdì e sabato è Marco Cantini, giovane viareggino classe ’97 e calciatore del Pietrasanta in Eccellenza. Il ragazzo è conosciutissimo in città e tutti gli vogliono un gran bene. Il fratello Luca (più grande di qualche anno) è a sua volta conosciuto nel mondo del pallone locale per aver giocato in varie squadre della zona (Croce Verde, Camaiore, Bargecchia e Piano di Conca) mentre la mamma è la sorella della moglie del celebre ‘Condor’ Vitaliano Bonuccelli.

Dunque Marco Cantini è anche “nipote d’arte”. La dinamica dell’incidente stradale, stando alle ricostruzioni, parla di un auto (guidata proprio da Marco Cantini...e che nell’abitacolo aveva anche due altri amici) che si è scontrata con un pullman. Un violentissimo impatto frontale nei pressi di una curva sul viale Europa all’uscita di Lucca Est. Ad avere la peggio il terzetto di giovani, trasportati in codice rosso all’ospedale San Luca. Ed è stato necessario anche l’intervento dei vigili del fuoco per estrarre i ragazzi dalle lamiere dell’auto.

A raccontare l’accaduto il presidente del Pietrasanta, Carlo Ciaponi: «Stavano tornando a Viareggio dopo una serata a Lucca. Uno dei ragazzi so che è alle prese con un trauma facciale. Mentre il nostro Marco si è “smaciullato” la rotula e si è rotto il femore. L’ho sentito tramite messaggi. Lui non molla di un centimetro. È bello carico e vuol fare di tutto per provare un giorno, dopo la guarigione che comunque sarà inevitabilmente lunga, a tornare a giocare a calcio. È un ragazzo serio. Gli voglio bene come a un figlio, oltre che come giocatore. È da quando era più piccolo, che giocava nelle giovanili del Pietrasanta, che io stravedevo per lui e lo volevo in prima squadra, dove infatti è arrivato con grande merito. Tutti noi facciamo il tifo per lui. Adesso è ricoverato a Lucca e domani (oggi per chi legge, ndr) verrà operato».