Asse, scatta l'ennesimo studio tra urla e proteste

E' passato l’atto di indirizzo. Più un test politico che un atto concreto

I cittadini in consiglio comunale (Foto Umicini)

I cittadini in consiglio comunale (Foto Umicini)

Viareggio, 21 novembre 2017 - E alla fine è passato l’atto di indirizzo, particella embrionale dell’ultimo lotto dell’asse di penetrazione. Più un test politico che un atto concreto con effetti concreti. L’amministrazione Del Ghingaro ha quindi ottenuto dal consiglio comunale il mandato ad effettuare uno studio – che dovrebbe essere finanziato dalla Regione – sul tracciato finale. Su 24 presenti, hanno votato contro in 5: i consiglieri del Pd, il M5s e Stefano Pasquinucci del gruppo misto. Non hanno invece vacillato i consiglieri di maggioranza Marinella Spagnoli e Riccardo Pieraccini, espressione di ‘Viareggio tornerà bellissima’ storicamente contrari all’opera.

Neppure di fronte agli emendamenti presentati da Giuseppe De Stefano del gruppo misto e David Zappelli capogruppo di maggioranza, che accelerano e circoscrivono il percorso. Entro 180 giorni l’amministrazione «dovrà dare mandato agli uffici competenti di avviare lo studio di apposita variante di piano strutturale per la realizzazione dell’opera pubblica denominata ‘via del Mare’ secondo l’ipotesi di tracciato allegata in delibera». Ovvero quello che scivola a sud dello stadio, piomba sulle case dei residenti di via Indipendenza 45, interseca la ciclabile Tirrenica, e attraversa la Pineta di Levante. In sintesi lo stesso tracciato che parlando agli elettori Pieraccini definì «uno scempio inqualificabile».

Se Anna Maria Pacilio del M5s ha insistito sull’impatto ambientale dell’opera: «Ci opporemo di fronte alla Corte Europea se sarà necessario»; Antonio Batistini del Pd si è concentrato sull’utilità: «Siamo sicuri di averne ancora bisogno? Con 5milioni di euro la Regione non potrebbe pensare di acquistare gli alloggi del Tabarracci?».

Stefano Pasquinucci invece ha pigiato sul lato umano, quello della coerenza: «Il sindaco ha detto che ci avrebbe messo la faccia, e non l’ha fatto. Non sappiamo neppure perché abbia disertato l’incontro pubblico». E su Pieraccini: «Propose perfino un referendum cittadino sul tema. Il regolamento sulla consultazione, approvato all’unanimità dal consiglio più di un anno fa, è ancora lettera morta».

«Si tratta di un atto propedeutico – ha replicato Pieraccini durante la discussione – che serve per aprire e finanziare gli studi su un’opera incompiuta su cui si discute da quarant’anni». Non ha battuto ciglio nemmeno quando il vicino di banco Zappelli ha presentato l’emendamento che circoscrive lo studio sul percorso a sud. «Comunque – ha voluto puntualizzare Zappelli – non vogliamo una strada di grande viabilità».

Eppure è pensata per arrivare al Porto, «per sostenere lo sviluppo dei cantieri» come ha aggiunto il collega di maggioranza Matteo Ricci. E i panfili, ovviamente, non sono carrozzelle. «Resteremo vigili – ha concluso Gloria Puccetti, ex Sel –. Pur votando sì all’atto di indirizzo non è detto che così accadrà anche quando si dovrà votare la variante urbanistica».

Dunque, ricapitolando, si avvia uno studio, finanziato con soldi pubblici, per un determinato tracciato, ipotizzando di poter far marcia indietro quando, e se, i giochi si faranno seri.

Martina Del Chicca