Giallo sul futuro dell’angiografo: mai usato, se ne teme il trasloco

E’ un apparecchio di ultima generazione per un servizio necessario

Reparto di radiologia

Reparto di radiologia

Viareggio, 16 settembre 2016 - UN MEGA macchinario costoso mai entrato in funzione, e che ora potrebbe essere smontato e portato via. E’ l’angiografo fantasma dell’Ospedale Versilia al centro di tante voci e preoccupazioni da parte degli operatori dell’ex Asl 12, i quali non trovano né conferme, né smentite da parte della direzione della nuova maxi Asl Toscana Nord Ovest. Il problema dell’angiografia nel nostro territorio (l’esame radiologico in grado di evidenziare i vasi sanguigni) si trascina da tempo, dato che questa tipologia di test viene effettuata agli ospedale di Massa o di Pisa con comprensibile disagio da parte dei pazienti versiliesi. Per questo sindaci e addetti ai lavori hanno chiesto per anni di poter installare a Lido di Camaiore un angiografo, tanto più che in Versilia vi è un’alta incidenza di problemi cardiologici che, insieme ai tumori, la pongono negativamente al vertice delle classifiche regionali.

LA RICHIESTA sembrava esaudita, dato che nei mesi scorsi era stato montato nell’area adiacente al Pronto Soccorso un macchinario di ultima generazione, dai costi elevati, che occupa - pare - una stanza di circa 50-60 metri quadri. Il macchinario dei sogni però non è mai entrato in funzione. I motivi? Ufficialmente per la mancanza di personale. E mentre si era in attesa di risolvere il problema, è arrivata la mazzata definitiva: la riforma del Sistema Sanitario Toscano con la riorganizzazione in sede di area vasta dei servizi, e con l’Asl 12 che è finita nel calderone dell’Asl Toscana Nord Ovest.

FATTO sta, l’angiografo è rimasto inutilizzato, sollevando dicerie e sospetti, gli ultimi dei quali lo danno in partenza per il Noa di Massa, nell’ambito appunto della riorganizzazione dei servizi di area vasta. L’augurio è che la voce sia infondata, e che al più presto l’angiografo venga tolto dalla... naftalina e utilizzato per le esigenze dei pazienti versiliesi. Se invece avvenisse il trasloco del macchinario, l’operazione sarebbe anche una conferma del paventato depotenziamento politico della Versilia all’interno della maxi Asl.