Viareggio 16 maggio 2014 - Aveva promesso che avrebbe vuotato il sacco e lo ha fatto. Francesco Tureddi, testimone chiave nel processo delle donne scomparse di Torre del Lago, ha ribadito al processo in corso in Corte d'assise a Lucca le accuse a Massimo Remorini imputato per l'uccissione di Velia Carnazzi e Maddalena Semerraro arricchendoli di particolari agghiaccianti. "Quando ho visto il Remorini che era stato arrestato dai carabinieri ho capito che i dubbi che avevo già da settimane erano reali e ho pensato che dovevo raccontare tutto". E così Tureddi fece ai carabinieri che poi lo accusarono di concorso in occultamento di cadavere mentre Remorini secondo l'accusa è stato l'esecutore materiale. Come ha confernato stamani in aula Tureddi. "Arrivai nel campo degli orrori di via della Caserma a Torre del lago dove madre e figlia avevano vissuto in un roulotte in condizioni disumane. Vidi Remorini che lavorava a un bidone avvolto dalle fiamme e lui mi disse: "Vedi, qui dentro c'è la mamma di Devid (ndr Velia Carnazzi)".  "So che poi - prosegue Tureddi - le ceneri del cadavere sono state messe in sacchi neri e smaltiti in cassonetti in varie zone di Viareggio".

L'agghiacciante racconto prosegue con quanto accadde 15 giorni più tardi, almeno secondo la versione di Tureddi: "Tornai al campo degli orrori di Torre del Lago e vidi in un bidone spuntare la testa di una persona, una donna che mi sembra avesse un foro da arma da fuoco al cranio. Era Maddalena Semeraro, la mamma di Velia Carmazzi, e Remorini mi disse che ci avrebbe pensato lui". Il bidone secondo la ricostruzione di Tureddi sarebbe stato occultato da lui stesso in un cassonetto alle porte di Pietrasanta.  Sin qui la conferma della versione che Tureddi aveva fornito agli inquirenti. Ma nel finale della sua deposizione lo stesso Tureddi è andato oltre. "Passò qualche tempo, io ero terrorizzato per quello che avevo visto e Remorini mi vide turbato. Forse temeva che parlassi e mi disse che mi offriva un appartamento e 10mila euro perché io mi dimenticassi di quello che avevo visto".