Viareggio, 15 maggio 2014 - NO FLYING zone a Forte dei Marmi. Il sindaco Umberto Buratti ha deciso il sequestro a scopo preventivo e cautelativo dei droni in movimento sul territorio comunale: siano essi di tipo professionale oppure aeromodelli giocattolo.

 

L’intendimento, che adesso è al vaglio degli uffici di pertinenza, è dettato dalla necessità di salvaguardare la sicurezza di persone e cose, dopo che domenica scorsa la polizia municipale è stata chiamata da alcuni bagnanti ad intervenire per un giovane che stava facendo piroettare in aria il mini elicottero radiocomandato. «Sulla base del regolamento Enac per i mezzi aerei, entrato in vigore lo scorso 30 aprile e nell’attesa di novità normative — spiega il sindaco — intendo attivare misure preventive per salvaguardare persone e territorio. Purtroppo in questo momento l’infinita varietà di modelli, adatti a tutte le tasche e in vendita non solo nei negozi specializzati ma anche e soprattutto su internet, rendono di difficile applicazione le nuove normative, anche perché la spiaggia con gli stabilimenti balneari si presta a interpretazioni che potrebbero non essere ben chiare. Per questo chiunque verrà trovato a telecomandare un drone negli spazi aerei di Forte dei Marmi sarà sottoposto al sequestro del mezzo».

 

I droni, nati negli anni Novanta con scopi prettamente militari, adesso stanno conquistando il mercato anche per uso civile. Diversi gli ambiti del loro impiego, che vanno dalle riprese tv e del cinema, alle grandi installazioni per gli impianti industriali, al monitoraggio delle aree urbane e agricole, fino all’uso per le attività istituzionali come per le forze di polizia. «E’ necessario —aggiunge Buratti — che questi oggetti volanti, peraltro di varia dimensione, debbano rispettare tutti gli standard di sicurezza e vengano gestiti da persone preparate. Inoltre dovrà essere garantito il rispetto della privacy e della proprietà. Due regole fondamentali per un paese come Forte dei Marmi che vive di turismo e che da sempre fa della discrezione e della sobrietà la sua peculiarità».

 

Francesca Navari