Viareggio, 23 aprile 2014 - «Indagini vicine a una svolta». L’indiscrezione arrivò prima di Pasqua nel corso della riunione del Comitato provinciale per la sicurezza pubblica insieme al vice ministro dell’Interno Domenico Manzione. Da quel momento nessuna novità ufficiale sul caso di Maria Luana Mariani, la donna di 77 anni uccisa qualche giorno fa nella sua casa di Forte dei Marmi durante una rapina. Comunque quella che è più di una sensazione è che gli investigatori della polizia siano sulla strada giusta per assicurare presto alla giustizia l’esecutore o gli esecutori di un atto efferato che ha scosso l’opinione pubblica non solo di Forte dei Marmi ma di Viareggio e dell’intera Versilia.

Una prima svolta c’è stata con l’iscrizione del registro degli indagati ( di cui abbiamo parlato giorni fa) di una persona italiana che vive nei dintorni di Massa e sulla quale è stato effetuato il test del Dna confrontandolo con ciò che è stato repertato sulle scena del crimine.

La polizia scientifica, infatti, ha lavorato a lungo e per giorni per trovare anche il minimo indizio che fosse utile a un’indagine comunque difficile e complessa che è continuata a ritmo serrata nonostante il periodo pasquale. Come si sono intensificati i controlli e i pattugliamenti specialmente notturni a Viareggio e in tutta la Versilia per assicurare una percezione di sicurezza sia agli abitanti che ai turisti. Molti dei quali sono arrivati in questi giorni per occupare le loro residenze al mare.