Viareggio, 17 aprile 2014 - SI SCOMODA il gotha di Sea Ambiente e Sea Risorse per contestare la tesi di Gloria Puccetti sui rifiuti viareggini che costano il 125% in più che nei comuni simili. Per convincere la città che al contrario spende il 2% in meno. Si scomodano Gemma Borin e Alessia Scappini, Filippo Guidi e Alberto Corsetti. Ma non il sindaco Betti: e con la sua assenza sembra confermare che le decisioni politiche in materia, compreso il siluramento dell’ex vicesindaco, le hanno prese altri e non lui.

I QUATTRO cavalieri della Tares partono subito col piede sbagliato: «Il 125% in più citato da qualche organo di stampa...». E bisogna spiegare per l’ennesima volta alla signora Borin che sono dati e dichiarazioni di Puccetti, e non nostre ricerche. Ma è tempo sprecato. Più semplice farsi dare le proposte future da Scappini: «I servizi di Sea Ambiente comprensivi di pulizia, raccolta, disinfestazione e derattizzazione sono costati 15,5 milioni Iva compresa. Il conferimento a Pioppogatto tramite Vera 4 milioni Iva compresa. Un altro milione va per la riscossione.

Nel 2012 invece lo smaltimento agli impianti Tev era costato 1 milione di più. Noi potremo tenere fermo il costo totale a circa 21 milioni l’anno per tre anni se si fanno interventi anche per la differenziata con risparmi di circa 1,9 milioni l’anno, altrimenti ci saranno aumenti». Per far salire la quota di differenziata si pensa a isole ecologiche di prossimità come a Capezzano, sparizione dei cassonetti dell’indifferenziata, nuove frequenze del porta a porta. E Corsetti ammette il peso degli impianti versiliesi: «Facile spendere meno nei comuni che pagano 100 euro a tonnellata copntro 174 o gli odierni 134 di Viareggio». Oltretutto maggiore differenziata consentirebbe di introitare di più dei 550 mila euro annui del recupero materiali. E Publiambiente, socio privato di Sea che nomina l’ingegner Scappini, nell’empolese fa pagare una Tares dimezzata che è la metà di quella Viareggina. Veniamo ora alla confutazione del teorema Puccetti. Secondo le due See la bolletta viareggina, a parità di condizioni coi comuni del Centro Italia, costa il 2% in meno e non il 125% in più. I calcoli si basano sulla media rifiuti pro capite che ricomprende anche l’aumento di popolazione estivo ignorato da Ispra. Non sarebbe corretto il confronto coi 150,97 euro medi per abitante del Centro Italia (comuni tra 50 e 150 mila abitanti) rispetto ai 340,16 di Viareggio. Infatti a Viareggio la produzione di rifiuti pro capite è il 36% in più della media: 784 kg-persona/anno contro 605. Poi non si possono con frontare comuni a Tarsu e a Tares, che comprendono servizi diversi.

Confrontando Viareggio coi comuni a sola Tares si scende a 340,16 rispetto alla media di 225,50 euro. Comparando poi le quote di differenziata in Versilia il costo a tonnellata nel 2013 di Viareggio, 442,34 euro, è superiore solo a Camaiore con 341,13 euro. Togliendo la produzione extra dei turisti, il costo pro capite a Viareggio cala a 292,27 euro che, confrontato col dato medio Ispra a prezzi rivalutati sul 2013 diventa 309,47. Con l’incidenza degli oneri degli impianti Tev, il costo diventa 312,79 euro per ogni viareggino contro i 318,91 medi del Centro Italia. Che è poi l’effetto della domanda sugli impianti fatta da «La Nazione» ieri. Sea dixit et salvavit animam suam.
b.n.