Viareggio, 19 settembre 2013 - DI GIORNO in giorno diventa sempre più esplosiva la situazione di Rete Versilia. E dopo le ultime vicende — personale messo in ferie di... forza, mancato pagamento delle mensilità annunciate — i dipendenti dell’emittente hanno deciso di forzare i tempi mettendo in pratica una decisione senza precedenti. «Sciopero continuativo per tutti i lavoratori dalle 16 di ieri fino alle 24 di lunedì prossimo». Come dire cinque giorni e mezzo di astensione prolungata nel corso dei quali «in occasione dei Tg verrà trasmesso un comunicato sindacale sull’intera vicenda». Insomma, l’impressione è che la corda si stia proprio per rompere nonostante le ripetute assicurazioni del patron dell’emittente Roberto Monciatti che ha assicurato anche ieri — in diretta tv — «che i problemi saranno risolti».

Ma i lavoratori (giornalisti e tecnici) non hanno voluto sentire ragione, passando all’azione dopo l’ennesimo confronto con i rappresentanti sindacali delle associazioni di categoria. «Quanto stanno sopportando i lavotori di Rete Versilia non è più tollerabile — hanno sottolineato i sindacalisti della Slc-Cgil e Fist-Cisl». Tra l’altro i dipendenti hanno rivolto anche un appello al vescovo di Lucca, monsignor Italo Castellani, per informarlo della situazione in cui si trovano. Un passo che probabilmente ha creato grande imbarazzo nella stessa Misericordia per i contatti giornalieri che ci sono con la Curia.


«DA UN MOMENTO all’altro — racconta Gabriele Altemura, portavoce dei dipendenti — alcuni colleghi sono stati messi in ferie senza essere informati». E così il braccio di ferro si è protratto per tutta la giornata fino a quando alle 16 dopo l’ennesimo confronto senza soluzione («siamo indietro di quattro mensilità e aumenta la preoccupazione per il nostro futuro» hanno ribadito alcuni dipendenti) è stato deciso di proclamare lo sciopero. «Tra l’altro — spiega ancora Gabriele Altemura — l’emittente deve chiarire che cosa vuol fare per certe trasmissioni nelle quali alcuni di noi hanno messo la faccia anche di fronte agli sponsor che hanno voluto sostenerci: rischiamo veramente non solo di fare una brutta figura di fronte alla gente e alla città ma anche di rimanere a piedi visto che nonostante tutte le assicurazioni di Monciatti l’emittente invece di risollevarsi perde terreno».