Viareggio, 18 luglio 2013 - "Grazie alla procura della Repubblica, per il grande lavoro che ha svolto in questi mesi". Così il sindaco di Viareggio Leonardo Betti dopo la decisione del rinvio a giudizio degli indagati per la strage di Viareggio. Molte le reazioni del mondo istituzionale dopo quella che rappresenta una prima svolta giudiziaria importante.

''Il gup di Lucca Alessandro Dal Torrione - dice il sindaco Betti - ha rinviato a giudizio i 33 imputati nel procedimento per la strage di Viareggio. A processo finiranno anche Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, dirigenti e funzionari di altre societa' del gruppo e delle ditte proprietarie del convoglio o che lo montarono o revisionarono. Ero a Lucca, al Polo Fieristico, ed ho voluto personalmente assistere alla comunicazione della decisione della Camera di Consiglio. Siamo all'inizio di un percorso che non sara' semplice''.

''Ci sono grandissime aspettative - ha aggiunto - per tutti gli attori coinvolti in questa tragica vicenda che ha segnato in maniera indelebile tutti i familiari delle vittime e la nostra citta'. Come sindaco di Viareggio non posso esimermi dal ringraziare il lavoro svolto dalla Procura della Repubblica e dai difensori di tutte le parti civile che hanno dato il massimo e che - certamente - continueranno a dare nel proseguo. Allo stesso tempo, mi auguro che possa essere fatta giustizia al piu' presto in un dibattimento che, come sottolineato dal gup nel proprio dispositivo, non sara' assolutamente semplice: servono al piu' presto delle risposte che possano garantire una giusta pena ai responsabili''.

''Prendiamo atto di una decisione deludente''. E' il commento dell'avvocato Ambra Giovene, difensore di alcuni dirigenti di Rfi, alla decisione del gup di Lucca che ha rinviato a giudizio i 33 imputati nel procedimento per la strage di Viareggio.

''Ci saremmo aspettati un'applicazione delle regole piu' rigorosa - ha continuato l'avvocato - il giudice non se l'e' sentita di prendere una decisione sugli imputati e ha fatto una scelta non mediatica ma di
prudenza''. Altri difensori di dirigenti di societa' del gruppo FS hanno poi spiegato che ''la Procura ha contestato dei reati colposi che, anche alla luce del decreto Fare, non determinano sospensioni dalla
carica per i dirigenti delle societa'''.

"Sono molto contento che siano state accolte per intero le posizioni relative a tutte le imputazioni: dopo quattro lunghi anni, sappiamo che ci sara' un processo e che sara' fatta giustizia". Cosi' il presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli (ente che si e' costituito parte civile nel dibattimento), al termine dell'udienza preliminare che ha visto il rinvio a giudizio di tutti e 33 gli indagati per la strage di Viareggio che, il 29 giugno 2009, causo' la morte di 32 persone.

 "E' chiaramente emerso - aggiunge - che questa vicenda non puo' essere ascritta alla fatalita' e, quindi, vi e' la necessita' di un processo, in modo che siano attribuite le reali responsabilita'". Il presidente della Provincia e' infatti convinto che delle responsabilita' vi siano e che spetti, adesso, "ai giudici che celebreranno il processo fare chiarezza su tutta questa vicenda"