Firenze, 21 maggio 2013 - Non ci sarà la riapertura delle indagini su cinque presunti autori dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema durante la seconda guerra mondiale. La procura ha bocciato la richiesta di riapertura su cinque ancora in vita, richiesta presentata per conto dell'associazione dei martiri della strage dall'avvocato Gabriele Heinecke. Lo ha reso noto oggi la stessa procura con un comunicato stampa. Secondo la procura nello studio dello storico Carlo Gentile, presentato dall'avvocato Heinecke, non ci sono nuovi elementi in grado di dimostrare una premeditazione da parte degli ex membri della 16/a Divisione Reichsfuehrer per l'eccidio di oltre 560 civili avvenuto il 12 agosto del 1944.

Proprio la mancanza di premeditazione e l'impossibilita' di stabilire colpe individuali per i cinque ancora in vita impedisce alla giustizia tedesca di procedere, riaprendo le indagini chiuse nel settembre del 2012. ''Per queste ragioni - si legge nel comunicato stampa - nel caso di un'imputazione la corte assolverebbe gli imputati con alta probabilita'. La procura non puo' dunque richiedere un'imputazione''.

I ricorrenti, ha spiegato all'Ansa il procuratore Christoph Kalkschmid, possono ancora fare ricorso alla corte d'appello. Se anche quest'ultimo grado della giustizia ordinaria dovesse dare esito
negativo, resterebbe l'appello alla corte federale.