Viareggio, 25 marzo 2013 - Si è aperta al polo fieristico di Lucca l'udienza preliminare per il procedimento della strage di Viareggio del 29 giugno 2009: le vittime furono 32. Il tribunale si è 'trasferito' in una sede più 'capiente' per ospitare le numerose parti civili, difensori e consulenti dei 32 imputati. L'udienza è stata però aggiornata al prossimo 2 aprile. Infatti, il Gup di Lucca, Alessandro Dal Torrione, ha deciso di accogliere  l'istanza di alcuni avvocati difensori, che chiedevano di avere tempo per poter visionare le richieste di costituzione di parte civile, almeno sessanta, e eventualmente presentare delle eccezioni e obiezioni a tali richieste. Sospese, quindi, le già programmate udienze di questa settimana, il Gup ha fissato come prossima scadenza il 2 aprile e i giorni successivi, 3 e 4 aprile.

LE REAZIONI - "L'importante e' stato iniziare" ha commentato fuori dall'aula Daniela Rombi, che rappresenta da sempre le vittime della strage di Viareggio. "E' andata bene e ora andiamo avanti". Meno soddisfatto un altro parente delle vittime, Carlo Berretti: ''Sono molto arrabbiato, possibile che nel 2013 ci si affidi ancora ad un sistema di posta elettronica senza messaggio di ritorno?'', ha detto commentando i difetti di notifica. ''La mail era stata mandata - ha continuato - ma questo e' il loro gioco

LO STRISCIONE - I familiari delle vittime hanno fatto ingresso  in mattinata all'area del polo fieristico in corteo. In testa c'era uno striscione con le foto delle vittime e la scritta ''Viareggio 29.6.2009. Niente sarà più come prima''. A parlare è la coordinatrice dei familiari Daniela Rombi: "Vogliamo giustizia - ha detto - e vogliamo che quello che è successo a Viareggio non accada più. Quello che chiediamo è che si spenda in sicurezza".

STRALCIATA POSIZIONE RFI - Per un difetto di notifica il gup di Lucca ha deciso di stralciare le posizioni di Trenitalia, Fs Logistica Rfi, della ditta di revisioni Cima, e del suo titolare. E' quanto avvenuto stamani all'udienza preliminare per la strage di Viareggio. Le difese hanno sostenuto di non aver ricevuto la mail con cui la procura avrebbe dovuto notificare l'avviso di chiusura delle indagini. Il giudice ha comunque deciso di non interrompere il procedimento per le altre parti: con ogni probabilita' le cinque posizioni stralciate saranno riunificate alle altre nell'udienza in programma per il 22 maggio.

L'udienza preliminare si è aperta con le eccezioni delle difese, fra cui quelle sui difetti di notifica. Secondo la procura ci sarebbe stato un accordo con i difensori in base a cui quelli privi di posta certificata avrebbero ricevuto semplici mail accompagnate da una lettera cartacea. La questione stamani è stata oggetto di dibattito, con la decisione del gup di stralciare le cinque posizioni. Per queste adesso la procura dovra' di nuovo procedere con la notifica dell'avviso chiusura indagini, con l'inoltro delle richieste del rinvio a giudizio e con la fissazione da parte del gup dell'udienza, che con ogni probabilità sarà quella del 22 maggio, gia' in calendario da tempo.

A seguire c'è stata la richiesta di costituzione di parte civile avanzata da un centinaio fra familiari delle vittime ed enti. Fra questi anche la Presidenza del Consiglio dei ministri, la Regione Toscana, la Provincia di Lucca e il Comune di Viareggio, oltre ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di diverse regioni e alla Cgil nella persona del segretario Susanna Camusso. In aula non era presente alcun imputato.

PROCURATORE CAPO: "CLIMA SERENO" - "La consulenza di Paolo Toni ha ribadito punto per punto gli elementi che dimostrano che le cose sono andate diversamente da come detto dalla perizia del giudice per le indagini preliminari". Lo ha confermato il procuratore capo di Lucca, Aldo Cicala, che ha spiegato che la perizia disposta dal Gip ha sostenuto che la causa principale dell'incidente del 29 giugno 2009, che causo' la strage di Viareggio, nella quale persero la vita 32 persone, fu la cosiddetta zampa di lepre piegata. "Per noi - ha detto Cicala - e' stata provocata dal picchetto". Sottolineando il clima sereno che sembra caratterizzare questa apertura di udienza preliminare, presieduta dal giudice Alessandro Dal Torrione, il procuratore capo ha sottolineato "I giudici valuteranno".

LA DEPUTATA: "CHIEDIAMO TEMPI UMANI PER ACCERTAMENTO RESPONSABILITA'" - ''Mi auguro che le cause e le responsabilita' dell'incidente verranno accertate in tempi umani, senza dilazioni e con la collaborazione di tutte le parti. E' un atto di civilta' dovuto alle vittime della tragedia ed ai loro cari ma anche a tutti i cittadini italiani, che vogliono sapere di vivere in un Paese in cui la giustizia funziona e permette di stabilire verita' e responsabilita' in tempi adeguati''. E' quanto afferma in una nota la deputata versiliese del pdl Deborah Bergamini, in occasione dell'apertura stamani dell'udienza preliminare per la strage di Viareggio a Lucca. La parlamentare, che esprime ''vicinanza alla citta' e ai miei concittadini e, in particolare, ai parenti delle vittime'', spiega che ''come viareggina e come parlamentare continuero' a fare cio' che e' in mio potere per coadiuvare i parenti delle vittime nella loro ricerca di verita' e giustizia e per far si' che incidenti come questo non si ripetano. Tutti insieme dobbiamo e possiamo impegnarci a garantire la sicurezza del traffico ferroviario, in Italia e in Europa, perche' senza sicurezza non c'e' vera liberta', non solo di movimento''.

GLI IMPUTATI - Fra i 32 imputati c'è l'ad di Fs Mauro Moretti, e dirigenti e funzionari delle altre società del gruppo, oltre a quelli della Gatx, la società proprietaria del convoglio che deragliò, la Jugenthal, e della Cima, che eseguirono le revisioni. Oggi però la presenza di Moretti non è prevista. Presenti invece i rappresentanti dei Comuni di Lucca, Camaiore, Seravezza, Pietrasanta e Forte dei Marmi, così come la Provincia di Lucca che si è costituita parte civile. Assente, il rappresentante del Comune di Viareggio, al momento commissariato. 

POLEMICA CON IL COMUNE - "Siamo molto arrabbiati, ci siamo rimasti molto male, non c'è neanche un vigile con la fascia, per l'assenza di qualunque rappresentante del Comune di Viareggio" a parlare è nuovamente Daniela Rombi, che in quell'incendio perse, dopo 40 giorni di agonia, la figlia Emanuela.  ''Mi ha inviato una mail - ha spiegato - per dirmi che per rispetto della corte non sarebbe stato presente fisicamente, e aggiungendo che ci è vicino con il cuore. Io capisco il rispetto della corte, ma ci siamo anche noi''.

LE TESTIMONIANZE - "Ero tra i volontari che hanno prestato i primi soccorsi la notte della strage in via Ponchielli e il ricordo dopo quattro anni e' ancora vivo". Momenti di commozione all'apertura del processo. Un abbraccio tra un ex soccorritore e un parente stempera il clima di attesa per l'inizio dell'udienza. Di fronte ai cancelli, infatti, il consigliere Federico Pedonesi, a Lucca in rappresentanza del Comune di Camaiore, ha abbracciato uno dei parenti delle vittime di quello scoppio. "Scavando tra le macerie - ha raccontato - trovai la foto del matrimonio del figlio di Roberto e gliela portai. Lui abbracciandomi mi disse: bisogna farci coraggio" e fu lui a farmi forza in quel momento cosi' difficile"