Viareggio, 11 agosto 2012 - Un grande tuffo collettivo per dire "No alle aste degli stabilimenti Balneari". Era stata battezzata la 'carica dei 101mila'. Ma, secondo le prime stime, questo pomeriggio, a gettarsi in acqua contro la direttiva Bolkestein, sono state ben 250mila persone. Dalle spiagge di Marina di Carrara fino a Tirrenia lungo la Versilia, bagnanti di tutte le età hanno partecipato alla 'ola'.
 

L'iniziativa ha coinvolto circa 700 stabilimenti balneari. Il passaggio di parapendii in cielo ha dato il via al tuffo collettivo alla sua seconda edizione (alla prima, lo scorso anno, avevano preso parte circa 200.000 persone). A dare man forte agli imprenditori, al bagno Nettuno di Viareggio, c'era anche la senatrice del Pd, Manuela Granaiola.

In giornata sono state organizzate sulle spiagge anche feste con musica, balli e cocomeraie all'insegna dell'allegria. Le imprese vogliono riprendere al piu' presto il dialogo con il Governo che si e' interrotto per cercare di trovare un rimedio a questa situazione ed evitare di arrivare alle aste: in gioco ci sono numerose famiglie che hanno investito nel tempo nelle strutture balneari e non intendono perderle. ''Ringraziamo le persone che ci hanno sostenuto - ha commentato dopo il tuffo Stefano Gazzoli, vice presidente del balneari di Massa Carrara, riuniti nell'associazione Riviera Apuana -; e' stata una grande emozione, una manifestazione ben riuscita. I clienti hanno partecipato credendoci, sapendo che il risultato delle aste pubbliche potrebbe essere la perdita di tante specificita', della qualita' dei servizi e delle nostre tradizioni''.