Viareggio, 2 aprile 2012 - E’ PARTITO da Viareggio tutto vestito di bianco portando in spalla una croce come un novello Gesù. Non porta con sé tutti i pecati del mondo, ma la rabbia degli italiani tartassati dalle tasse, dalle banche e da Equitalia. E’ questo il modo, sicuramente singolare, di protestare di Luca Martello, scultore viareggino che si è posto l’obiettivo di arrivare a piedi a Roma. Nella Capitale ci sarà il 25 aprile e di qui potrà far sentire la sua voce e la sua idea di una società diversa. E’ partito con una croce rifoderata di soldi, gli occhi grondanti sangue e un sacco a pelo.

«Spero di conoscere tanta gente — dice l’artista — e attivare un meccanismo di solidarietà per poter mangiare e dormire. Questa mia iniziativa accetta solo l’appoggio esterno di gruppi e associazioni perché voglio evitare speculazioni di sorta. L’unica bandiera che ammetto è quella italiana». In ogni città dove arriva terrà un incontro alle 19 con i cittadini del posto. «Questo progetto — spiega — nasce da varie esigenze: cambiare il modo di manifestare, informare in maniera corretta, cercare solidarietà e riattivare un meccanismo di solidarietà».

L’oggetto della protesta sono gli istituti che governano la nostra società. «Gli italiani — conferma — non ce la fanno più. Dobbiamo uscire dal limbo della rassegnazione dove siamo ora, assuefatti dall’abitudine e coccolati da giochi mediatici». Essendo un’artista la sua singolare protesta è densa di simboli e significati: i soldi rappresentano il problema principale della protesta, la croce di S.Andrea viene usata per indicare i soldi come umiliazione e croce della società, la figura umana rappresenta il popolo che soffre nel vedere la realtà di oggi.