Viareggio, 13 febbraio, 2012 - Come gia' successo per il processo Thyssenkrupp, anche il processo Eternit ha unito le forze di molte delle associazioni, che chiedono giustizia per le stragi piu' o meno recenti avvenute in Italia. E cosi', questa mattina, davanti al Palazzo di Giustizia di Torino ci sono anche ex operai della Thyssenkrupp, quelli della strage ferroviaria di Viareggio e quelli della strage del Moby Prince tra quanti partecipano al presidio organizzato dall'associazione 'Voci della Memoria' di Casale Monferrato (Alessandria).
 

Un tratto di via Borsellino e' stato chiuso al traffico ed e' stato allestito un gazebo in cui l'associazione 'Terra del Fuoco' e gli Studenti Indipendenti offrono te' e vin brule', mentre al microfono si alterneranno molte voci, in attesa della storica sentenza. Partecipano le delegazioni delle associazioni 'Legami d'acciaio' (ex operai Thyssenkrupp), 'Il Mondo che Vorrei' e 'Assemblea 29 giugno' (familiari vittime strage di Viareggio), l'associazione 140 (familiari vittime strage del Moby Prince) e altre ancora.

'Voci della Memoria' aveva invitato anche l'Afeva, l'associazione familiari vittime dell'amianto, che pero' hanno preferito ("comprensibilmente", commentano gli organizzatori del presidio) vivere la giornata all'interno del Palazzo di giustizia in attesa della sentenza."Invitiamo tutti coloro che sono oggi a Torino - ha scritto Voci della Memoria sull'invito postato via Facebook - a passare a salutare e ringraziare chi ci e' stato da tempo vicino e non ci 'scopre' solo il giorno in cui si accendono le telecamere: la nostra battaglia e' stata affiancata e supportata da molte parti d'Italia, anche oggi saranno al nostro fianco fisicamente, ringraziarli e condividere con loro la
giornata piu' significativa del nostro percorso e' per noi un onore"