Viareggio, 2 ottobre 2011 - Parla la madre dell'uomo che, questa mattina, si è strappato gli occhi nella chiesa di Sant'Andrea: ''Eravamo a messa insieme, sedevamo accanto. Mio figlio e' caduto giu', batteva la testa contro il pavimento, aveva la faccia piena di sangue. Non ho capito cos'e' successo. Non diceva nulla e batteva la testa''.

 

L'uomo stamani era gia' stato ad assistere ad una messa con la madre. ''Eravamo gia' stati nella chiesa della nostra parrocchia, San Paolino, dove abbiamo fatto anche la comunione - ha detto ancora la donna - Poi siamo tornati a casa. Mio figlio pero' mi ha chiesto di voler andare a visitare la chiesa di Sant'Andrea perche' non ci era mai stato. Ho deciso di accompagnarlo, ci siamo andati insieme, abbiamo preso la messa anche li'. Eravamo seduti con le altre persone. A un certo punto si e' tolto gli occhi''. La madre lo ha soccorso con gli altri presenti. ''All'ospedale lo hanno operato - ha detto ancora la donna - Ma ha perso la vista e non la riacquistera' piu'''.

 

IL MEDICO

''In 26 anni di professione non ho mai visto niente di simile. Per fare una cosa del genere occorre una
forza disumana'': il dottor Gino Barbacci, medico del pronto soccorso dell'ospedale Versilia che ha prestato le prime cure all'uomo che si e' strappato gli occhi in chiesa a Viareggio, durante la messa, ne ha raccolto anche le uniche parole che ha pronunciato. ''E' arrivato cosciente, insieme all'anziana madre anche lei a bordo dell'ambulanza. Non si lamentava e pareva che non sentisse dolore nonostante fosse una maschera di sangue. Gli abbiamo chiesto il nome e ci ha dato le sue generalita'''. Poi la domanda su cosa avesse fatto e perche': ''Me lo ha detto una voce di farlo'', poi il silenzio.

 

''Non ha piu' detto una parola, e neanche si e' fatto sfuggire un lamento'', ha aggiunto il medico che ha descritto l'uomo come una persona apparentemente normale, vestito comunemente e con una folta barba. L'anziana madre dell'uomo era in stato di choc ed e' stata assistita dagli stessi sanitari dell'ospedale. Dopo la sutura alle ferite l'uomo e' stato sottoposto a tac per verificare se vi fossero altre lesioni.

 

LE PAROLE DI PADRE LORENZO TANGANELLI

 

''L'omelia di oggi era su un brano molto gioioso delle Letture, quello del profeta Isaia sul contadino che coltiva i
buoni frutti della vigna'': e' stato poco dopo averla cominciata che padre Lorenzo Tanganelli ha dovuto interrompersi per il trambusto creato in chiesa a Viareggio dall'uomo che, in fondo ad una navata, si e' strappato gli occhi con le proprie mani. Poi, dopo i soccorsi, quando nella chiesa di S.Andrea e' tornata relativamente calma, ha ripreso a celebrare, concludendo velocemente la predica e aggiungendo: ''La Messa e' il sacrificio di Cristo, a noi oggi e' toccato offrire il nostro sacrificio con l'esperienza di questo uomo''. Ma diversi dei fedeli erano usciti, terrorizzati. L'anziano sacerdote e' parroco di S.Andrea da pochi mesi e non aveva mai visto prima l'uomo che con la madre era seduto in fondo alla chiesa, nella navata entrando a sinistra. ''Ero al leggio a fianco dell'altare quando ho sentito un urlo.

 

All'inizio ho pensato che si trattasse di qualcuno che voleva disturbare la Messa''. In quel momento la chiesa era piena: circa 300 persone per assistere alla messa delle 10. ''Poi - racconta ancora il sacerdote - ho visto quell'uomo che si e' alzato con le persone attorno che si portavano le mani al volto, qualcuno si e' sentito male. Lui si e' diretto verso l'uscita ed e' caduto a terra vicino alla porta, senza piu' un urlo''.

 

Prima che cadesse a terra qualche fedele ha cercato di fermarlo pensando che avesse avuto un malore, ''ma lui ha reagito con una forza tale che nessuno e' riuscito ad avvicinarsi''. E' stato un medico, presente tra i fedeli, il primo ad assisterlo mentre era a terra in una pozza di sangue: ''Non ho mai visto tanto sangue come oggi'', dice padre Tanganelli che e' sempre rimasto all'altare, ad una quarantina di metri da dove l'uomo e' caduto. ''E' stato un parrocchiano che mi si e' avvicinato dicendo 'Padre, non e' un malore, e' una cosa seria e bisogna chiamare i soccorsi'''. ''Ho chiesto allora al microfono di stare calmi - racconta il sacerdote - e ai genitori di fare allontanare i bambini che erano seduti nelle prime file. Li abbiamo fatti uscire dalle porte laterali''.

 

IL RACCONTO DI UNA TESTIMONE

 

''Mamma mia che spavento! Si e' cavato gli occhi e ha detto che lo ha fatto in nome di Dio'': la signora Lina non ce l'ha fatta a restare dentro e appena ha capito cosa era successo si e' precipitata fuori dalla chiesa di Viareggio dove stamani un uomo si e' strappato i bulbi oculari.

 

Lei ha appena trovato la forza di entrare nella trattoria di fronte: ''Mi dia un bicchiere d'acqua per piacere'', ha chiesto al cameriere prima di raccontare quello che era accaduto nella chiesa ottocentesca nel centro di Viareggio, in
linea d'aria poche centinaia di metri dal lungomare. Come lei molte altre signore presenti alla Messa nella chiesa di S.Andrea si sono spaventate ed hanno cercato di riprendersi appena fuori: qualcuna ha pianto, altre hanno avuto
un lieve malore di fronte alla scena raccapricciante.

 

La Chiesa non e' distante dalla casa in cui l'uomo vive con l'anziana madre. I vicini di casa piu' prossimi sono a qualche decina di metri. ''La mamma la conosciamo bene - dicono - una donna straordinaria e gentilissima''. Di lui invece conoscono a malapena l'esistenza: ''Lo vedevamo, ma non parlava mai. Usciva la mattina con in mano una borsa, poi rientrava la sera. Ma mai una parola o un saluto''. Quando madre e figlio sono venuti ad abitare qui, il padre dell'uomo non c'era gia' piu': ''Abbiamo capito che era morto''.