Viareggio, 19 settembre 2011 -  l'italia raggiunge quota 8 geoparchi. Dopo il parco delle colline metallifere l’Unesco ha promosso anche quello delle Apuane. Una chiosa alle polemiche durate anni tra chi, soprattutto all’interno della Versilia, voleva l’area protetta e chi invece la sentiva come un cappio.

 

L’esame per rientrare nella rete europea e mondiale dei Geoparchi, sotto controllo Unesco, è stato superato brillantemente e il Parco siederà a pieno titolo tra i 49 territori d’Europa e i 36 dei restanti continenti che possono distinguersi per una gestione di qualità del proprio patrimonio geologico. La proclamazione ufficiale è avvenuta a Langesund in Norvegia, nel corso del 10° Congresso dei Geoparchi europei, sul tema “Sostenibilità attraverso la Conoscenza”.

 

La delegazione era formata dal presidente Giuseppe Nardini, dal vice Alberto Putamorsi, dall’assessore al ramo Franco Pucci e dal consigliere, nonché figura scientifica di riferimento, dott. Giuseppe Ottria. La componente tecnica, responsabile della gestione del progetto, era rappresentata dal direttore del Parco, Antonio Bartelletti e dalla Coordinatrice dell’ufficio “Ricerca e conservazione”, Alessia Amorfini.
 

"Con una votazione unanime — sottolineano Nardini e Bartelletti — l’E.G.N. ha deciso: il Parco Apuane diventa l’ottavo Geopark italiano, sotto gli auspici dell’Unesco. Questo è il frutto di un duro lavoro iniziato almeno dieci anni fa; non è comunque un punto di arrivo, ma di passaggio, visto che fortificheremo la nostra presenza nella Rete dei Geoparchi, visto che fra quattro anni, saremo oggetto di rivalutazione. Questa certificazione ricompensa il Parco dopo molti anni di polemiche strumentali e pretestuose. Il Parco così è già decollato".