Viareggio, 28 luglio 2011 - AMORE-odio? Chissà. Da sempre i gay portano soldi a Torre del Lago, ma sono anche mal visti. Però è difficile trovare qualcuno disposto a dichiararlo ufficialmente. E così un notissimo commerciante, che impone l'anonimato, raccontaa: «Favorevolissimo, anche per i soldi. Ma non fatemelo dire sul giornale, non ho voglia di litigare con la gente».

EPPURE l'assessore al turismo, campeggiatore, è apertissimo. «Io sono favorevole al turismo punto - racconta Demo Pistoia - Per me il turismo è turismo. Non c'è il turismo di quelli alti 1 metro e 80 o dei pelati e dei capelloni. Nei camping la clientela gay c'è ed è significativa, ma in molti posti non è preponderante. Dal punto di vista economico è una clientela molto significativa. Più duro il vicesindaco Ciro Costagliola: «Le varie realtà devono integrarsi e dialogare dando la possibilità agli imprenditori di lavorare senza una sola tipologia di turismo. Tutti devono poter venire e godere nelle bellezze del nostro territorio senza distinzioni. Torre del Lago e Viareggio devono diventare una moderna località turistica basata su cultura e ambiernte, visto che abbiamo la fortuna di vivere in mezzo a un parco. Ma se la domanda è turismo gay sì o no, io dico no. Tutti hanno diritto di venire da noi senza problemi, a presindere dai gusti personali. In tutto il mondo quando arrivi non ti chiedono se se gay o etero, a Ibiza come a Milano Marittima. Io sono contrario invece al turismo che non lascia nulla al paese, di quelli che arrivano dalle 2 alle 4 e mezza, sporcano, fanno confusione e nulla più. E questo vale anche per la Marina di Levante. Tutti hanno diritto di ballare, divertirsi, lavorare, ma devono rispettare le regole e nessuno può pretendere di identificare il territorio in un modo o in un altro. Non mi piace la prevaricazione: dico no al turismo solo gay, sì al turimo per tutti gay compresi».

PERFINO la giunta di centrodestra appare omofila. «Io sono favorevole, perché dovrei essere contrario? - chiede Athos Pastechi - Non c'è nessuno contro il turismo gay, la gente è contro marocchini abusivi, spacciatori e via discorrendo. Piuttosto, visto che c'è questo turismo, è possibile aumentare le forze dell'ordine per togliere droga e fastidi dalla Marina? Se fate questa domanda a 5 mila torrelaghesi sono tutti contrari, compresi gli assessori Costagliola, Tedeschi e Cima. Invece il problema è la sicurezza. Quanti anni sono che c'è il turismo gay? Da sempre. E allora dov'è il problema?». A questo risponde il sindaco Luca Lunardini: «E' una domanda sbagliata. Dobbiamo chiederci cosa si può fare per migliorare il turismo a Torre del Lago, non se è gay o non gay. C'è da capire chi porta denaro e ricchezza a Torre del Lago: il turismo notturno attuale porta ricchezza o no? I camping dicono di sì, se sentiamo i balneari dicono quasi no, i pochissimi esercizi ricettivi forse sì, i negozi no. E' un argomento da approfondire con le categorie, lancio la richiesta di un confronto generale».

LA PRIMA risposta arriva da Mario Pistoia, imprenditore sulla Marina ed ex presidente dell'Associazione concessionari della Marina: «Sono favorevole ai gay, c'erano anche prima dei locali. Conoscevo gay quando ancora venivano grandi artisti inglesi e svedesi, clienti eccellenti educati e senza problemi per i prezzi. Ora a volte si rasenta l'illegalità non per i gay, ma per il 'contorno' che va dietro a questa massa di ragazzi. Venditori abulanti abusivi, spacciatori, alcolici venduti fuori dai locali. E' un cocktail pericoloso per chi resta oltre le 4 sulla Marina. La situazione è ingestibile, servono regole precise per musica e la chiusura dei locali per far uscire i ragazzi prima, senza che si riempiono di droga e alcol. Altrimenti la domenica mattina ci sono problemi alle 7 per il turismo familiare. Per il resto i gay sono clienti eccellenti e sono un'opportunità per il paese».