Camaiore, 28 marzo 2011 - Il popolo dei ‘vegani’ approda al Cavanis: si svolgerà infatti dal 22 al 25 aprile a Villa le Pianore il primo VeganFest organizzato dal Lifenetwork di Promiseland.it. Ma di cosa si tratta? Come mai qui a Camaiore e perché il sindaco Giampaolo Bertola, amante di tordelli e bistecca, invita e socializza con chi non mangia carne né uova? Non sono ‘avatar’, ma nemmeno semplici vegetariani: sono persone, due milioni circa, con una filosofia di vita che rispetta il mondo animale e non vuole mangiare bestie uccise né derivati.

 

E Lifenetwork è un insieme di siti, tra cui Promiseland, che promuove il vivere Vegan. Sauro Martella, viareggino e simpatico profeta vegano scalzo, nel vero senso della parola perché non indossa scarpe da sette anni e ne va fiero (anche perché non si è più ammalato), spiega che si tratta di etica. Kant citava la legge morale dentro noi ed il cielo stellato sopra noi: Sauro con Tiziana Alberti ed altri amici, tra cui vip come l’attrice Nathalie Portman, il cigno nero da Oscar, il beatle McCartney e Pamela Anderson, dicono no alla seta, alla pelle di animale, al camoscio, al vino con carbone animale, ma mangiano bene, sano e fantasioso.

 

Ci saranno cento espositori nel parco di Villa Le Pianore scelto per bellezza e perché ampio quanto basta per accogliere migliaia di visitatori. Ci sarà un ristorante Vegan, cosmetici in linea, fotografie, cartapesta, musica e danza. Ci sarà Red Canzian dei Pooh a ricevere un premio, la PeTa, associazione mondiale per i diritti degli animali e Sea Shepherd che difende l’ambiente marino con i celebri catamarani neri.

 

Dalla sagra del tordello al VeganFest il salto è dunque immenso per il Cavanis: il sindaco Bertola assicura di essere stato attratto da una cosa completamente nuova seppur lontana dalla sue abitudini, ma che gli consente di condire con olio buono e quindi ben venga per imparare qualcosa che fa bene anche alla salute.

 

Roberta Palmerini del Consorzio di promozione turistica con l’assessore al turismo e all’ambiente Claudia Bonuccelli loda l’iniziativa perché chiuderà quel puzzle così variegato tra mare, monti, gastronomia e tradizioni che è Camaiore. Una Camaiore sana e genuina che abbraccia tutto con democraticità.