Viareggio, 22 novembre 2010 - Era la sua festa, una grande festa perché spegneva la candelina numero 97, celebrata in casa in compagnia dei suoi familiari. Ma la serata di Paolo Pierucci, dottore commercialista che per molti anni ha esercitato la professione a Massarosa, si è trasformata in tragedia: è infatti morta, stroncata da un infarto, l’adorata moglie Rebecca Samuelson. Aveva 51 anni ed era una nota artista che ha aveva trovato ispirazione al suo talento sulle colline versiliesi dove abitava da diverso tempo.

 

"Non aveva mai sofferto di niente — ricorda Paolo Pierucci, affranto per la scomparsa della moglie —: la nostra unione, nonostante la differenza di età era stata splendida, felicissima. Ci eravamo sposati venti anni fa: abbiamo vissuto serenamente condividendo tante passioni che avevamo in comune".

 

Il dramma della signora Rebecca si è consumato poco prima della mezzanotte. "Avevamo festeggiato il mio compleanno — ricorda Paolo Pierucci — in compagnia di amici nella nostra abitazione di via Canipaletti, lungo la salita del monte Pitoro: era stata una splendida serata. Quando gli amici sono andati via, mia moglie è andata a letto. Io sono rimasto ancora un po’ in sala, dopo cinque minuti l’ho raggiunta. Ma mi sono subito reso conto che stava male: ho dato l’allarme, sono giunti i medici e i volontari del 118, hanno fatto tutto il possibile per salvare mia moglie, il massaggio cardiaco, il defibrillatore ma purtroppo non c’è stato proprio niente da fare. Mi hanno detto che Rebecca era stata colpita da un infarto massivo, un caso molto raro ma purtroppo fatale".

 

E così in casa Pierucci si è passati dalla gioia alla tragedia in un attimo, quell’attimo che ha messo in ginocchio l’anziano commercialista che ricorda con grande affetto la moglie. "Aveva molti anni meno di me — ha detto — ma la nostra unione era stata splendida".