Viareggio, 24 settembre 2010 - Una notte di terrore che forse non dimenticherà mai più.  E' sera quando una ragazza, in compagnia di un amico, decide di rientrare a casa ma, ad un certo punto, di fronte ai due si para un uomo che da prima  offre loro dello stupefacente e poi al rifiuto dei due ragazzi con fare insistente invita la giovane a passare la nottata con lui fino a quando, ad un certo punto, l'afferra per la giacca avvicinandola a sé.

 

Il giovane, appena ventiquattrenne, originario della Romania, tra le mani stringeva un coltello e con fare sempre più osceno si strusciava al corpo della sua vittima. La giovane, seppur terrorizzata, intuendo le intenzioni del suo aggressore ha cercato di fare resistenza fino a ferirsi con la lama alle mani e al ginocchio. 

 

Il drammatico episodio si è consumato nella zona industriale Cotone, a pochi passi dall'abitazione della ragazza,  e vista la situazione disperata l'amico ha deciso di scappare per raggiungere il padre di lei. Quest'ultimo precipatosi dalla figlia, vista la scena agghiacciante ha esploso due colpi di pistola, regolarmente detenuta, in aria.

 

Il giovane romeno è dunque scappato ma gli agenti della polizia stradale allertati, mentre la giovane ricorreva alle cure del pronto soccorso, poco distante dal luogo dell'aggresione hanno trovato un uomo che corrispondeva alla descrizione fatta dai due ragazzi. Il romeno è stato accompagnato in questura dove è stato interrogato. Ora dovrà rispondere del reato di violenza sessuale aggravata, lesioni e porto abusivo di oggetti pericolosi. Al momento è detenuto nel carcere di Lucca in attesa del processo.