Viareggio, 26 giugno 2010 - Non sono serviti i ‘bravi’ di manzioniana memoria per stoppare il matrimonio dell’anno a Massarosa. Semplicemente l’opposizione della Procura della repubblica di Lucca, sulla base di un esposto-denuncia presentato dalla nipote americana della promessa sposa: Ines Orsolini, 87 anni, compiuti ad aprile avrebbe dovuto convolare a nozze con Daniele Bernardi, 49 anni.

 

Un matrimonio che dal primo giorno in cui era stato annunciato con la pubblicazione all’albo dello stato civile di Massarosa aveva fatto lievitare illazioni in tutto il paese. Sussurri e voci (Ines Orsolini è proprietaria di alcuni immobili), sempre più insistenti, finiti al di là dell’oceano, a San Francisco, dove vivono le due uniche due nipoti — figlie di un fratello emigrato negli Stati Uniti — della signora Ines. E’ stata proprio l’iniziativa di Lian Orsolini, docente di scienze infermieristiche all’università della California (ha fatto parte dello staff di esperti del presidente Obama per la riforma sanitaria) a far sì che la Procura mettesse mano nella vicenda anche per capire se la decisione della zia di prendere marito a 87 anni (in gioventù, raccontano gli anziani di Massarosa, aveva respinto molti spasimanti) fosse il frutto di un reale colpo di fulmine oppure di «qualcosa» che al momento è al vaglio degli investigatori.

 

Fra le ipotesi su cui gli iunqirenti lucchesi — coordinati da pm Antonio Mariotti — stanno lavorando ci sono il plagio e la circonvenzione d’incapace. "Non c’è alcun interesse per i beni della zia — ha detto l’avvocato Luigi Elefante, che tutela la signora Lian — l’esposto è stato fatto soltanto per chiarire tutta la vicenda che dal primo momento è sembrata molto strana".

 

La storia d’amore di Ines e Daniele era nata nell’autunno dello scorso anno: premessa opportuna, la madre del promesso sposo è da tempo amica di quella che avrebbe diventare la sua nuora. Un’amicizia nata nelle attività paesane. Ines Orsolini per oltre 70 anni ha vissuto da sola: si era sposata con un rito religioso nel 2001 con un vedovo di Lucca, scomparso poco tempo dopo il matrimonio. Stavolta però il rito sarebbe stato civile e il fatidico sì sarebbe stato pronunciato lunedì pomeriggio a Pievepelago in provincia di Modena dove Daniele ha un appartamento.

 

Le indagini dei carabinieri hanno messo a fuoco alcuni particolari che la Procura ha ritenuto tali da presentare un’opposizione al matrimonio: da qualche mese, il promesso sposo e la sua mamma trascorrevano praticamente tutto il giorno a casa della signora Ines, che in giro si faceva vedere sempre meno, come se fosse 'telecomandata' da altri. Le persone amiche, coloro che aiutavano l’ostetrica nel quotidiano, erano stati praticamente messi alla porta come ferri vecchi.

 

E lo sarebbe stato, da lunedì prossimo, anche la donna che ogni sera andava a farle compagnia, dormendo nella stanza accanto alla sua. Gli inquirenti stanno approfondendo anche altri filoni dell’inchiesta, concentrando l’attenzione sulle ultime operazioni finanziarie e in particolar modo sul testamento. "Ci saranno tante altre sorprese" garantisce l’avvocato Elefante.